Liste di attesa nell’Ulss 7: recuperate oltre 37 mila prestazioni, “ma c’è ancora molto da fare”
E’ un direttore sanitario consapevole del gran lavoro fatto, ma anche di quanto ne rimanga da fare per recuperare le liste d’attesa, quello che ieri mattina si è presentato ai giornalisti nella sala riunioni della direzione dell’Ulss 7 Pedemontana all’ospedale di Bassano. Il presidente della Regione Luca Zaia dopo aver annunciato i recuperi a Palazzo Balbi martedì, ha voluto infatti che ieri ogni Ulss rendesse conto di quanto fatto con un apposito incontro con i media.
Antonio di Caprio, in assenza e nelle veci del direttore generale Carlo Bramezza, non ha dimostrato facile compiacimento, consapevole di come la percezione dei cittadini-utenti sia ben diversa da quello che i numeri sembrano dire e del fatto che nonostante il recupero di 37 mila prestazioni, ci sono ancora criticità da affrontare, dovute da un lato dall’incremento di richieste di prenotazione (che non è tornato sui livelli pre-Covid, come si auspicava) e dall’altro alle croniche difficoltà di reperimento del personale.
La discrepanza fra il recupero delle liste e la percezione dei cittadini sta principalmente nella differenza fra prestazioni traccianti e non traccianti, ossia (per semplificare) fra le prime visite di alto valore diagnostico e le visite di controllo: su queste ultime infatti il recupero è ancora abbastanza in alto mare. Fra le aree di miglioramento, anche quella della presa in carico da parte degli specialisti degli ambulatori, che ancora troppo spesso rinviano il paziente al suo medico di base per la stesura delle “ricette”, invece di far uscire il paziente con le impegnative in mano e gli appuntamenti fissati.
I numeri
Per abbattere le liste d’attesa l’Ulss 7 ha investito in un anno quasi 4,2 milioni di euro di fondi regionali. Investimento che ha consentito, come detto, di recuperare oltre 37 mila prestazioni in poco più di un anno nell’Ulss 7 Pedemontana: è questo il risultato del piano straordinario di riduzione delle liste di attesa messo in atto nell’ambito del programma della Regione Veneto per il recupero delle visite ed esami in attesa. Più in dettaglio, al 23 maggio 2023 – data di avvio del piano operativo 2023 – risultavano 45.493 pre-appuntamenti in lista di attesa (quelli che prima venivano chiamate liste di galleggiamento, ossia le richieste di prenotazione messe in stand-by), scesi a 19.828 al 3 gennaio di quest’anno e diminuiti ulteriormente fino a 8.005 alla data di ieri.
“Questo significa che abbiamo raggiunto gli obiettivi indicati dalla Regione Veneto sia alla fine dello scorso anno sia per il primo semestre di quest’anno – commenta “a distanza” il direttore generale Carlo Bramezza – e voglio sottolineare che si tratta di valori assoluti, dunque sono comprese anche le nuove prenotazioni che man mano si sono aggiunte a quelle in arretrato che abbiamo evaso. Questo è stato possibile innanzitutto incrementando la produttività, potenziando gli organici in molte specialità e grazie anche alle importanti risorse economiche aggiuntive messe a disposizione dalla Regione del Veneto, che abbiamo utilizzato il più possibile per concordare con il nostro personale visite ed esami aggiuntivi da svolgere nelle nostre sedi, fuori dal normale orario di lavoro. Allo stesso tempo, però, anche in questi primi mesi del 2024 abbiamo registrato un forte incremento delle prescrizioni e non c’è dubbio che per il futuro uno degli obiettivi sia quello di lavorare sull’appropriatezza delle prescrizioni e in generale sui percorsi di presa in carico, per gestire questa domanda crescente in modo organizzato”.
L’aumento delle richieste
Per quanto riguarda l’incremento della produttività, nei primi cinque mesi del 2024 nelle strutture pubbliche e private accreditate dell’Ulss 7 Pedemontana sono state erogate complessivamente 399.916 prestazioni, ovvero 5.934 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Allo stesso tempo, però, da gennaio a maggio di quest’anno le prescrizioni sulle prestazioni traccianti sono aumentate di oltre 20 mila unità, equivalente ad una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Da qui l’impegno dell’Ulss 7 a gestire in modo più efficiente le richieste di prestazioni ambulatoriali, considerato che negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento della domanda: “C’è sicuramente un tema di appropriatezza prescrittiva che risulta essere strategico nel governo delle liste di attesa – sottolinea il direttore sanitario Antonio Di Caprio – che va perseguito e su questo abbiamo ripreso un dialogo con i medici di medicina generale, puntando soprattutto su una più stretta collaborazione con gli specialisti ospedalieri, attraverso la condivisione di percorsi clinici, ma anche sulla formazione di tutti i medici prescrittori. Parallelamente, sul versante ospedaliero e con gli specialisti ambulatori (Sai) si sta lavorando a sviluppare la gestione diretta delle agende per le prestazioni di controllo, in modo che il paziente esca da una prima visita già con la data del controllo successivo, se necessario, come già avviene per alcune specialità dove la presa in carico viene attuata correttamente. In questo modo miglioreremo i percorsi per gli utenti e allo stesso tempo potremo gestire in modo più efficace la programmazione ambulatoriale”.