Luca Russo, cinque anni l’attentato sulla Rambla a Barcellona. Pavan: “Bassano non dimentica”
“Ciao Luca. La tua città non dimentica”. A scriverlo oggi sul suo profilo Facebook è stata la sindaca di Bassano del Grappa, Elena Pavan.
Sono infatti passati cinque anni da quel 17 agosto 2017, quando sulla Rambla di Barcellona trovò la morte in un terribile attentato del fanatismo islamico l’ingegnere bassanese Luca Russo, che si trovava nella città catalana in vacanza con la fidanzata Marta Scomazzon, rimasta ferita nell’attentato.
“Sei dappertutto tranne qui e fa male. Manchi fratellone. Barcellona 17.08.17 – 17.08.22” ha scritto oggi la sorella Chiara sul suo profilo Facebook. A Luca Russo è stata intitolata a bassano l’aula studio della biblioteca di Bassano, un premio dell’Università di Padova e una borsa di studio borsa in suo nome è stata istituita in favore degli studenti del Liceo Brocchi, che il giovane ingegnere aveva frequentato. Nel primo anniversario della scomparsa di Luca, Marta Scomazzon, con lui a Barcellona nel tragico momento dell’attentato, ha voluto donare un acero della Manciuria in sua memoria, messo a dimora al Giardino Parolini.Quel giorno morirono 16 persone e si registrano oltre cento feriti. La città spagnola oggi ha ricordato gli attentati terroristici sulla Rambla di Barcellona e nella località di Cambrils. Oltre alla sindaca Ada Colau era presente il capo del governo regionale Pere Aragones. Ci sono state anche proteste da parte di persone che denunciano di essere state lasciate sole ad affrontare una “sofferenza silenziosa” tra lungaggini burocratiche e scarso coordinamento tra istituzioni.
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