Maltrattato dalla moglie di 37 anni più giovane. Intervengono i carabinieri
E’ una storia incresciosa quella che i carabinieri di Bassano del Grappa sono stati costretti a conoscere in prima persona e, in queste ore, a diffondere dopo essere intervenuti più volte in un’abitazione della città. Una vicenda che germina da un amore malato e che conta di fatto due vittime, l’una in condizioni psicofisiche precarie per la dipendenza da alcool e psicofarmaci, l’altra per le continue minacce, umiliazioni fino alle percosse violente dei giorni scorsi. Ricevute dalla persona amata, fino a sanguinare e finire in ospedale.
A ferire un 80enne bassanese è stata la moglie, molto più giovane, una donna di 43 anni che ha reso un inferno quotidiano la vita di quell’uomo più maturo con cui aveva condiviso tutto, prima di perdere il senno e maltrattarlo in maniera cruda e ignobile. Anziano che, nonostante tutto, in nome della speranza di ritrovare serenità con la propria compagna ormai da 22 anni, si rifiuta di sporgere denuncia e perfino di ricevere le cure.
La responsabile degli atti di violenza ora accertati, nata in Romania, si trova comunque in carcere a Verona da ieri. Questo in quanto ha disobbedito per due volte in 48 ore agli ordini del Tribunale di Vicenza. Un giudice le aveva imposto l’allontanamento dal domicilio condiviso con il marito, rendendo alla fine necessario l’arresto cautelativo per la sua pericolosità sociale. Le denunce a suo carico sono per maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce. Il primo allarme giunto ai militari dell’Arma via 118 risale a mercoledì poco prima della mezzanotte. Al loro arrivo, si sono trovati di fronte a uno scenario inquietante: pensionato ferito con volto tumefatto e macchie di sangue sul pianerottolo, colpito da bicchieri di vetro, sporcizia in casa con rifiuti lasciati ovunque, e la poco più che 40enne fuori di sè a inveire contro l’anziano inerte, usando espressioni irripetibili.
L’equipaggio della Radiomobile entrato nell’abitazione lasciata all’incuria totale ha notato subito la presenza di bottiglie si superalcolici e blister di psicofarmaci, adottando una condotta adeguata allo stato alterato della cittadina straniera, incapace di frenare l’aggressività. Già in passato – si scoprirà poi – episodi analoghi si erano verificati nella convivenza, sfociata poi in matrimonio nove anni fa nonostante le angherie subite dall’80enne, sottomesso e picchiato selvaggiamente. Nel corso della nottata il magistrato di turno interpellato aveva imposto come misura precautelare l’allontanamento della 43enne, vietandole esplicitamente di far ritorno senza un’autorizzazione del giudice stesso. Già il pomeriggio successivo, però, i carabinieri tornati sul “luogo del delitto” hanno riscontrato la presenza non consentita della donna, peraltro del tutto ubriaca, mentre il marito si trovava riverso a letto in stato di seminconscienza. Entrambi erano stati ricoverati in pronto soccorso e dimessi la mattina successiva, per poi far ritorno ancora una volta – in coppia – nella stessa abitazione. Dopo 48 ore di indagini minuziose, i carabinieri hanno infine ottenuto dal gip Barbara Trenti il mandato di arresto cautelativo, accompagnando al carcere di Montorio Veronese la responsabile dei maltrattamenti.
Una nota a margine della vicenda proviene del comando carabinieri di Bassano del Grappa: “La violenza tra le mura domestiche costituisce uno dei problemi più gravi della società odierna, perché racchiude molteplici conflitti sociali che si verificano sempre all’interno della stessa area. Situazioni di violenza come quella odierna vanno segnalate, anche in forma anonima. Il senso di responsabilità civile anche da parte dei vicini, non deve mai mancare. Occorre denunciare tali eventi, affinché situazioni simili vengano alla luce. Si tratta di un caso decisamente piuttosto raro, ma altrettanto doloroso e difficile“.