Il comune progetta il nuovo palazzetto dello sport. Si spera nei fondi Pnrr per la rigenerazione urbana
“Un grandioso progetto di rigenerazione urbana con la realizzazione di nuovi impianti sportivi”. Così l’amministrazione comunale di Marostica definisce il nuovo palazzetto dello sport. L’opportunità concreta per la sua realizzazione arriva dai finanziamenti del Pnrr. A tal fine, come già presentato in consiglio comunale, il Comune ha stipulato una convenzione con Pianezze e Colceresa, concorrendo così ad un contributo da 5 milioni di euro (circa 4 milioni di euro destinati alla capofila Marostica e 1 milione di euro diviso fra i due comuni più piccoli).
“Anche per questa opera sono stati fondamentali tempistiche e progettualità – dichiara il sindaco Matteo Mozzo – Prima di tutto la collaborazione fra comuni del territorio, perseguita nonostante le critiche allo scioglimento dell’Unità Montana Marosticense che invece ha liberato risorse e per niente compromesso una condivisione di obiettivi e servizi. All’idea degli impianti sportivi abbiamo iniziato a lavorare dalla realizzazione del campo di calcio in erba sintetica, accogliendo fin da subito un progetto straordinario che veniva da professionisti della zona, da sempre impegnati nello sport giovanile. Insomma, il bello di questo progetto è ancora una volta la collaborazione fra pubblico e privato, amministrazione e associazionismo, grazie alla quale ne è già uscita un’idea all’avanguardia, innovativa e funzionale al territorio. Del palazzetto dello sport se ne parla da almeno vent’anni. Dopo tante chiacchiere e promesse elettorali, siamo orgogliosissimi di lasciare alla cittadinanza un’area di proprietà comunale e una ipotesi di progetto destinato a promuovere lo sport marosticense e di attrazione per tutto il territorio”.
“Fondamentale per il progetto è stato l’iter di acquisizione dei terreni da parte del Comune in un’area strategica, perseguita anche attraverso accordi con i privati – conferma il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Valentino Scomazzon – Il terreno dove sorgerà il palasport ha oggi una esclusiva destinazione d’uso sportivo, un’eredità importante per lo sviluppo della città”.
“La costruzione di un palasport di ultima generazione in un’area storicamente dedicata alle diverse attività sportive è un sogno inseguito da molto anni – commenta il consigliere delegato allo sport Daniela Bergamo – Il progetto non potrà che essere accolto con entusiasmo dagli atleti e dalle associazioni della viva comunità sportiva marosticense. Si tratta comunque di una importante riqualificazione urbana che porterà con sé significativi risvolti sociali e di benessere per tutta la cittadinanza”.
Il nuovo impianto sportivo, detto “Palestra Granda”, verrebbe realizzato nell’area a nord dello stadio Virgilio Maroso, più precisamente tra il campo sintetico e lo spazio antistante il bocciodromo comunale, in contiguità con queste strutture. La palestra polifunzionale sorgerebbe nel contesto del polo sportivo di Marostica, dove già si concentrano le attività dedicate a ciclismo, calcio, atletica e di piscina e bocciodromo. Si tratta di un’area, inoltre, ben collegata con il polo scolastico e con la stazione degli autobus di prossima realizzazione, fortemente voluta dall’Amministrazione in una visione d’insieme pensata anche per i futuri servizi territoriali. L’area sportiva è inoltre collegata con la rete dei sentieri del Longhella, nonché marciapiede e pista ciclabile.
In linea generale lo studio di fattibilità, firmato da Ivan Moresco, Giorgio Parise, Stefano Fornasieri e Marco Zattarin, prevede la costruzione di una palestra, autonoma a livello energetico, con strutture per il pubblico e spogliatoi; un campo da gioco adatto a gran parte delle discipline al coperto; spazi a palestra attrezzata; spazi esterni per la collettività con edifici a supporto della stessa; campi da gioco esterni; parcheggi e collegamenti pedonali e ciclabili alla città. A caratterizzare il progetto un’area esterna al palazzetto, detta “agorà dello sport”, con angolo bar, percorsi pedonali, tribune a gradoni per favorire le manifestazioni all’aperto e l’incontro di utenze diverse.