Pusher di cocaina si fa beffe degli arresti domiciliari e continua a spacciare: arrestato
Meno di 20 giorni fa era stato arrestato, denunciato e condannato per direttissima per spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Marostica ma, imperterrito e incurante della misura di custodia dei domiciliari, aveva continuato senza freni a distribuire cocaina nella consueta “piazza di spaccio”. Stavolta il giudice ha emesso l’ordine perentorio di carcerazione per Giuseppe Zanfardini, nome noto alle cronache recenti nell’ambito della droga, sorpreso in più occasioni al di fuori delle mura domestiche, dedicandosi a “frequentazioni” incompatibili con il suo stato di soggetto indagato e agli arresti domiciliari.
Lo scorso 21 settembre l’uomo, un vicentino residente nella città degli scacchi, era stato trovato in possesso di alcune dosi di “neve” precofenzionate in compagnia di un amico. In tutto 160 grammi di “coca” contando anche le sostanze rinvenute in seguito alle perquisizioni nelle abitazione dei due. Oltre a svariate migliaia di euro considerate come probabile provento delle attività fuori legge. Proprio i carabinieri della stazione locale che avevano acciuffato i due terminali dello spaccio erano stati incaricati, come da protocollo, di controllare il rispetto delle misure cautelari nei confronti di Zanfardin. I riscontri hanno evidenziato che il malintenzionato spesso si assentava da casa senza alcuna autorizzazione nè effettiva necessità.
Gli accertamenti dei militari dell’Arma, secondo la nota diffusa oggi, hanno appurato che la condotta dell’uomo continuava a seguire una direzione criminale, incontrando canali di rifornimento di cocaina e in seguito i destinatari dello smercio finale. La sua posizione si è così aggravata, e al reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti si potrebbe ora associare la notifica e conseguente denuncia per evasione. Il “ribelle”, ora, si trova recluso nel carcere di Vicenza, la casa circondariale “Del Papa” di San Pio X.