Stop all’ampliamento dell’asilo nido. Le risorse del Comune “dirottate” sulle frane
E’ stato il sindaco di Marostica, Matteo Mozzo, ad annunciare ieri con un video la rinuncia all’ampliamento dell’asilo nido comunale. Una decisione sofferta, motivata dai recenti sforzi per contrastare l’emergenza meteorologica che, giocoforza, hanno limitato la disponibilità di risorse a disposizione delle casse dell’ente pubblico. Il progetto, cofinanziato attraverso i fondi Pnrr, presupponeva una quota dei costi in carico al Comune, per circa 2 milioni di euro di costi complessivi aggiornati, arredi compresi, solo un terzo dei quali “coperti” da finanziamenti esterni.
Non si tratta comunque di un accantonamento definitivo dell’idea, ma di un rinvio al futuro dell’opera preventivata, in attesa di nuove opportunità. “Andare a rinunciare a risorse pubbliche da Pnrr è un grande dispiacere personale – spiega il sindaco in uno stralcio del videomessaggio – ma in questo momento è doveroso e rispettoso nei confronti dei nostri cittadini, la priorità va assegnata a progetti che portino a contrastare il pericolo di frane che mettono in difficoltà il nostro territorio collinare”.
Su questo fronte, serviranno circa 10 milioni nelle previsioni. Stanziati al momento solo 80 mila euro dai fondi nazionali ministeriali di ristoro dei danni. Troppo pochi per mettere mano e porre rimedio a strade inagibili dopo gli smottamenti e per la messa in sicurezza di alcune aree altrimenti non transitabili. Toccherà al Comune, insomma, finanziare i lavori necessari nel breve periodo, in attesa di successivi risarcimenti da parte dello Stato, con tempi indefiniti. Da qui il confronto in Giunta Comunale e la scelta di lasciare, per ora, in stand by, il progetto di ampliamento del nido, perdendo di fatto il contributo Pnrr.
L’asilo nido comunale accoglie nella struttura neonati dai 3 mesi di vita fino ai bimbi di 3 anni di età. Si trova nella storica sede all’angolo tra via IV Martiri e via Rubbi, con un ampio parco verde e spazi quindi disponibili per nuove edificazioni in ampliamento. Dai fondi Pnrr erano previsti 720 mila euro di contributi, dopo l’aggiudicazione del bando ministeriale, che non verranno quindi erogati.