Università, studenti “senior” come guida per le matricole. L’idea è di un 22enne vicentino
A Marco Rubbo, studente della “Bocconi” a Milano, va riconosciuto il merito di aver rielaborato in modo sistematico e proposto su larga scala una buona idea: organizzare incontri tra studenti universitari e liceali per dare a questi ultimi dei consigli sul percorso accademico da intraprendere.
Il giovane ideatore è vicentino, ha 22 anni, viene da Marostica ed ha fondato Unimento, piattaforma web per l’aiuto ai giovani a districarsi al meglio nell’orientamento post scuole superiori. Un’iniziativa attiva ma agli albori e anche per questo per ora almeno con l’etichetta no-profit, fattore che ne arricchisce i meriti.
“Unimento è un progetto specializzato in orientamento universitario, un network di studenti universitari provenienti da tutta Italia e da diverse facoltà che si mettono a disposizione per supportare gli studenti liceali e chiarire i loro dubbi riguardo il mondo universitario. Lo facciamo senza passare per le università, che spesso fanno promozione del loro piano di studi per accaparrarsi lo studente, senza dargli una visione dell’insieme, motivo per cui lo studente è schermato. Noi cerchiamo di abbattere questa barriera e di dare un passaggio diretto da studente (adulto) a studente (adolescente). Lo facciamo basandoci sulla nostra esperienza personale, in maniera volontaria e gratuita”.
La scelta del proprio percorso formativo definitivo è molto delicata, spesso si torna indietro o si rinuncia per svariati motivi. “L’orientamento universitario in entrata ha un gap, con la pandemia il tutto è esploso perché non c’è stato modo di vedere le università, che non sembra ma è una cosa importante, istituzioni che non spiegano bene a cosa preparano le facoltà, ma fanno recruiting. A metà del percorso di laurea si cambia e si riparte, questo va bene ed è coraggioso perché è importante capire di aver fatto una scelta sbagliata”. Un aspetto cruciale è legato a chi un anno fa, a inizio autunno 2020, ha dovuto rinunciare alla presenza in aula nell’anno da matricola. “La pandemia – aggiunge il giovane marosticense – ha creato un distacco più ampio, molti dovevano partire e sono rimasti a casa seguendo le lezioni solo online. Hanno perso quell’approccio che ti rende parte dell’università. Anche noi già universitari, avendo perso il contatto, abbiamo perso motivazione e siamo stati dis-orientati, abbiamo perso convinzioni e sicurezze”.
Unimento nasce insomma dall’esperienza di molti ragazzi italiani, alcuni già laureati, che al momento della scelta si sono trovati in difficoltà. Se le scuole non si adoperano per fornire un giusto orientamento ai ragazzi, ecco che entrano in campo i “giovani-esperti”. “È nato da un mix di cose – conclude Marco Rubbo -, io ho avuto dubbi più dal passaggio triennale-magistrale che non dalle superiori alle università. Non sono riuscito a contattare nessuno, ad avere un parere diretto, mi sono basato sui mezzi che avevo a disposizione (brochures e social) e non ho avuto quel passaggio comunicativo utile. Quindi mi sono reso conto che c’era questo bisogno. Studiavo a Milano e quando tornavo a Marostica la gente mi chiedeva consigli per figli/nipoti e ho capito che serviva un passaggio diretto che semplificasse questi passaparola. C’è dentro la mia esperienza personale, che deriva da un bisogno riconosciuto. Perchè fidarsi di Unimento? Perché siamo ragazzi anche noi. Abbiamo pochi anni in più e capiamo le esigenze, le abbiamo vissute in prima persona. Noi non diciamo per cosa un ragazzo è più portato, ma se c’è un dubbio diamo supporto, anche emotivo. Ci sono ancora dogmi come l’anno sabbatico, che viene bistrattato ma può essere utile, e questo non te lo dicono prof e università, ma chi lo ha vissuto”.
Attivo da novembre 2020 il servizio di supporto ha aiutato oltre 200 persone finora. A quanto pare con riscontri più che positivi, per la gioia di chi si è messo a disposizione con piacere senza nulla chiedere in cambio. Per concludere , un messaggio ai giovani ancora legittimamente indecisi. “Siate intraprendenti – aggiunge l’intervistato – provate perché al momento non c’è nulla da perdere, se hai un’opportunità la devi sfruttare. Bisogna saper cogliere le occasioni, che vengono date dalle università ma bisogna sapersi orientare per saperle sfruttare al meglio. Vorrei inoltre suggerire alle prossime matricole di prendere l’iniziativa, di essere proattivi e di aver voglia di cominciare a mettersi all’opera per migliorare. Da studente ho capito che l’unione fa la forza e questa può tornare utile quando si entra in ambienti nuovi e ancora sconosciuti. Mettetevi in gioco, siate uniti e partecipi”.