Muore a 70 anni Andrea Stampini, il falso ginecologo che esercitò per oltre 35 anni
Oggi ne danno notizia i quotidiani locali di più province: non solo a Bassano del Grappa e Venezia ma anche in Trentino e in Emilia Romagna, dove aveva esercitato abusivamente l’attività di medico ginecologo per decenni. Si è spento ieri all’ospedale di Ferrara Andrea Stampini, 70 anni mai compiuti, vittima di un male incurabile. Il suo nome e la sua vicenda erano saliti alla ribalta dei media nazionali – se ne occuparono anche varie trasmissioni tc come “Le Iene” e “La Vita in diretta” – a partire dal 2015, quando le indagini appurarono che il sedicente medico di origini ferraresi era in realtà un perito geometra. Questo il suo unico titolo di studio conseguito. Nonostante tutto, aveva raggiunto l’incarico di primario all’ospedale S. Bassiano e contribuito alla nascita di centinaia di bassanesi senza averne titolo nè competenza specifica.
Bassano del Grappa per oltre 15 anni, Riva del Garda e Dolo nella fase conclusiva della sua carriera i luoghi che il finto ginecologo aveva frequentato durante la sua ultratrentennale attività di medico, favorita da un certificato di laurea di fatto mai conseguito e quindi rivelatosi fasullo. Alle Università di Ferrara prima e Bologna poi, come si evince da più testate, Stampini si era iscritto ma aveva sostenuto solo sette esami. Si iscrisse all’ordine dei medici presentando documenti non autentici, tra questi i certificati di laurea e di abilitazione alterati.
I processi a suo carico erano stati aperti in più procure con una sorta di reazione a catena dopo la sua esclusione dall’albo professionale dei medici cui risultava iscritto da oltre 35 anni. Con risarcimenti multipli richiesti dallo Stato e dalle aziende ospedaliere per un ammontare di oltre 1,5 milioni di euro, frutto di stipendi regolarmente percepiti ma irregolarmente ottenuti. Dal 1997 fino al 2014 lavorò nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Bassano del Grappa, prima ancora (dal 1984 al 1997) a Riva del Garda. In due occasioni, inoltre, finì sotto inchiesta in seguito a fatti avvenuti in sala parto: lesioni nei confronti di un neonato a Dolo e un caso di morte di una neomamma bassanese risalente al 2004.
Un servizio su Rai 1, all’interno della trasmissione “Storie Italiane”, ne ricostruisce la vicenda.
Con la sua morte si chiudono i procedimenti penali a suo carico. Le date delle esequie, che si terranno verosimilmente a Ferrara dove era tornato a risiedere, non sono state rese note.