Donna presa per il collo dal marito, che tenta di buttarla dal balcone: salvata dalla figlia 15enne

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L’ha presa per il collo, in preda ai fumi dell’alcol, e ha provato a buttarla giù dal balcone di casa: attimi di terrore quelli vissuti qualche notte fa a Mussolente da una donna, che se è ancora in vita lo deve probabilmente all’intervento della figlia quindicenne, che ha chiamato i carabinieri e indotto il padre a “mollare la presa”.

I fatti, resi noti solo oggi, risalgono a qualche giorno fa, alla notte del 13 ottobre, e hanno portato all’arresto per tentato omicidio e lesioni di un 39enne di origini romene residente nel centro misquilese, che si trova ora in carcere a Vicenza. Le manette sono scattate nel giro di poche ore, al termine di una articolata attività investigativa messa in campo dai carabinieri di Romano d’Ezzelino, in collaborazione con quelli della stazione di Lusiana e del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Bassano. L’accusa è di tentato omicidio aggravato e di lesioni personali aggravate nei confronti della moglie convivente, 36enne, anch’essa cittadina romena.

La violenta aggressione è avvenuta intorno alle due di notte del 13 ottobre, all’interno dell’abitazione della famiglia: l’uomo, alterato dall’alcol, al culmine di una discussione scaturita da una crisi di gelosia, ha prima spinto la donna sul balcone di casa, quindi l’ha afferrata per il collo con entrambe le mani, portandola verso la ringhiera e facendola sporgere nel vuoto col busto, mentre questa tentava di resistergli cercando di aggrapparsi alla balaustra, accovacciandosi e facendo perno con il ginocchio sulle barre del parapetto, costantemente stretta al collo dal marito. Il 39enne ha cercato di farla rialzare, verosimilmente con l’intento di spingerla di sotto.

A salvare la 36enne è stato l’intervento provvidenziale della figlia 15enne della coppia che, svegliata dal trambusto, si è precipitata sul balcone e alla vista di quella scena così traumatica ha urlando al padre: “Che cosa stai facendo??”. Alla sua vista, l’uomo ha lasciato la presa ed è uscito di casa, allontanandosi a bordo del proprio motorino e rincasando poco dopo, quando sul posto erano già presenti i militari dell’Arma della stazione di Lusiana, allertati dalla Centrale Operativa di Bassano del Grappa a cui si era rivolta la ragazza.

La pattuglia stava raccogliendo le prime informazioni direttamente dalla vittima e constatando gli evedenti segni della stretta al collo. La donna è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Bassano con un’ambulanza del Suem 118 e dopo gli accertamenti è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni. Il 39enne, che alla vista di militari ha mostrato segni di ostilità, si è poi calmato, mostrandosi collaborativo, ed è stato quindi condotto in caserma a Bassano per i successivi accertamenti.

Le testimonianze di madre e figlia, le indagini e la perlustrazione dell’abitazione, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, nel giro di alcune ore hanno consentito ai militari dell’Arma di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, raccogliendo gravi, precisi e concordanti indizi a carico dell’uomo, che è stato quindi ritenuto responsabile del tentato di omicidio aggravato della moglie, alla quale ha procurato anche delle lesioni, anch’esse aggravate dal vincolo familiare. L’uomo è stato quindi arrestato e, al termine delle formalità di rito, come disposto dal sostituto procuratore di turno, è stata portato alla casa circondariale di Vicenza, in attesa della convalida.