Litiga con la fidanzata: i vicini chiamano i Carabinieri. Poi scatta la denuncia per droga
“Doppio risultato” per la pattuglia di Carabinieri chiamati giovedì scorso in pieno giorno per un intervento urgente in un’abitazione di Mussolente, dove era in corso una lite dai toni assai accesi tra due giovani, tra loro fidanzati si saprà poi. Oltre a calmare gli animi e prevenire quindi che si degenerasse in atti di violenza fisica tra i partner, i militari hanno “portato a casa” o meglio dire in caserma poco meno di 100 grammi di hashish, sostanza stupefacente, sequestrata al 23enne inquilino dell’alloggio.
Il giovane vicentino dopo essere stato stato riportato alla calma nella tarda mattinata del 7 settembre è stato denunciato a piede libero, visti i sospetti fondati che nascondesse una vera e propria attività di spaccio al dettaglio. La presenza di grinder e bilancini di precisione hanno infatti aggravato la sua posizione. Inoltre dovrà pagare una sanzione amministrativa da 1.000 euro per la detenzione delle sostanze vietate.
A segnalare ai Carabinieri della stazione vicina di Romano d’Ezzelino le urla rabbiose he provenivano da un appartamento erano stati dei vicini di casa. Il timore di un’aggressione in corso aveva fatto scattare l’intervento rapido della pattuglia più vicina, poco prima di mezzogiorno. Dopo aver riportato alla calma la coppia, gli operatori dell’Arma hanno
notato un bilancino di precisione, riposto sulla scrivania del soggiorno.
A questo punto, su loro richiesta circa il possesso o meno di stupefacenti, il 23enne ha consegnato spontaneamente un primo involucro di cellophane con all’interno sostanza solida di colore marrone, hashish, del peso di circa 70 grammi, un grinder metallico con residui di verosimile sostanza stupefacente, materiale vario per il confezionamento ed un secondo involucro con altra sostanza solida del peso di circa 5 grammi. In più, nel corso dell’operazione, veniva rinvenuto un terzo contenente altri 4,9 grammi della medesima sostanza, tenuta nella tasca dei suoi pantaloncini.
Al termine delle formalità di rito e su disposizione del pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Vicenza, il giovane è stato temporaneamente collocato in regime di arresti domiciliari nella propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida, tenutasi stamattina , all’esito della quale, il giudice del Tribunale di Vicenza ha convalidato l’arresto, condannando il 23enne alla reclusione di 6 mesi (con la sospensione condizionale), oltre al pagamento di una multa.