Scoppia un serbatoio in azienda, operaio 55enne in gravissime condizioni
Un grave incidente sul lavoro si è verificato nella giornata di ieri, 20 settembre, nello stabilimento Fiore Technologies Spa di Mussolente. L’azienda che ha il proprio sito produttivo in via Mazzolina opera nel settore metalmeccanico e produce grandi serbatoi realizzati in acciaio al carbonio e acciaio inossidabile per svariati settori (industriale, civile, energetico, impiantistico e ambientale). Proprio uno di questi enormi manufatti è scoppiato durante una fase di lavorazione travolgendo Sadjo Silà, 55enne originario della Guinea Bissau e padre di famiglia.
Da quanto si apprende sembra che l’operatore fosse impegnato nella lavorazione su uno di questi grandi serbatoi, con un attrezzo dedito al taglio della lamiera. Fra le ipotesi al vaglio dei tecnici dello Spisal dell’Ulss 7 Pedemontana la presenza di solvente che potrebbe aver scatenato – a contatto con le scintille – l’esplosione. Subito soccorso da alcuni colleghi presenti (l’azienda ne impiega una ventina in totale), l’uomo è stato poi preso in cura dai medici del Suem accorsi in breve tempo. L’operaio aveva subito un altro grave infortunio circa due anni fa all’interno della stessa azienda.
Dal pomeriggio di ieri il 55enne si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza in gravissime condizioni. L’uomo fa parte del direttivo Fiom Cgil della provincia di Vicenza da molti anni. La sigla sindacale, in seguito al terribile incidente, ha proclamato uno sciopero di 8 ore nella giornata di domani 22 settembre. «Siamo profondamente addolorati per il grave infortunio occorso a Silà – commenta Francesco Testolin, componente della segreteria provinciale Fiom Cgil, raggiunto telefonicamente – e come Fiom siamo convinti che la responsabilità di un grave infortunio non possa mai ricadere al solo operaio: l’azienda ha il compito di vigilare e fare in modo che tutti i lavoratori prestino la propria manodopera in totale sicurezza. A breve presenzierò all’assemblea dei lavoratori per discutere l’accaduto e capire le eventuali responsabilità».