Il volley vicentino piange coach Ezio Boeche. La sua storia “ha segnato i nostri cuori”
Il mondo della pallavolo è in lutto da ieri per la morte di Ezio Boeche, coach per il quale più volte la grande comunità del volley femminile in particolare si è mobilitata, conoscendo le prove e la sofferenza a cui lui e i suoi familiari sono stati sottoposti. Fin dal 2018, non a caso, erano state organizzate raccolte fondi in loro favore, in occasioni di eventi e partite sottorete, per garantire all’allenatore il miglior percorso di cure possibile e sostegni concreti – Ezio è stato padre di due figli oggi adolescenti, rimasti senza la madre Elena tre anni fa per una malattia incurabile – dopo un grave malore che lo aveva colpito.
A tutto ciò vanno aggiunte le dimostrazioni di affetto di ogni tipo, così come sta accadendo in queste ore dopo la triste notizia del suo addio, filtrata da Nove, cittadina dove la coppia aveva messo radici e costruito una famiglia unita. L’apprezzato allenatore di formazioni composte in prevalenza da giovani praticanti del volley è spirato ieri mattina, in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Era originario di Vicenza, impegnato in questo sport a 360 gradi come tecnico e preparatore fisico.
Col tempo, si era parzialmente e gradualmente ripreso da un aneurisma cerebrale che lo aveva colpito nel 2017, pur necessitando di assistenza e quindi senza poter tornare nei palasport del volley da parte attiva. Avrebbe compiuto 57 anni il prossimo aprile. In più occasioni le società sportive del Vicentino, tra il 2018 e il 2020 di fatto prima dell’insorgere della pandemia, spinte da amici e “colleghi” di passione per la pallavolo, avevano dedicato eventi sportivi solidali con incassi devoluti a Ezio e ai figli in età adolescenziale, oggi di 15 e 17 anni: non facendo mancare un supporto prezioso sul piano economico e soprattutto il “tifo” per un percorso di guarigione in salita ma auspicato da tutti, e purtroppo interrotto stavolta senza appello.
“Ci ha lasciato un amico – scrive Andrea Ostuzzi, presidente di Anthea Volley Vicenza -, un allenatore che ha segnato i cuori di chi come noi ha avuto l’onore di conoscerlo e di apprezzarne le doti tecniche e umane. Un grande abbraccio alla famiglia e in particolare ai figli Mattia e Francesco in questo momento di dolore. Voi ragazzi siete nei nostri cuori. Non mancheremo, ci saremo sempre“. Cordoglio unanime da parte dei club dove Boeche aveva portato la sua esperienza di tecnico Fipav, dagli esordi al San Bortolo e poi a Bassano e Marostica dopo il trasferimento per il legame affettivo con Elena, residente nel Bassanese. Più recenti le esperienze a Cavazzale, Sandrigo e Acs Povolaro, le ultime due società in cui ha allenato prima di sospendere l’attività per motivi personali: doveva rappresentare una pausa, per assistere al meglio la moglie malata. Poi, quel malore subdolo e improvviso ha segnato crudelmente un nuovo “muro”, dovendo poi sopportare la perdita di Elena con i parenti intorno a stringersi intorno a lui e ai suoi due ragazzi.
E’ atteso per le prossime ore l’annuncio funebre contenente le indicazioni per la data e le modalità di celebrazione delle esequie pubbliche. In tanti tra coloro che erano al corrente della sofferenza patita da questa famiglia, non solo nell’ambiente della pallavolo vicentina, saranno sicuramente presenti per riservargli un applauso, una preghiera, e un tributo nel ricordo della persona, prima ancora che del tecnico apprezzato.