Nullafacente nascondeva in casa quasi un etto di “coca” e 27 mila euro in contanti
Di “professione” nullafacente, senza una residenza formalmente dichiarata, ma presenza fissa nel mercato dello spaccio di droga del Bassanese. E, soprattutto, con la disponibilità di quasi 30 mila euro in contanti e di oltre 80 grammi di cocaina, per un controvalore di smercio pari ad altri 8/10 mila euro.
Ieri nel tardo pomeriggio gli agenti di polizia di Stato del Commissariato di Bassano del Grappa hanno arrestato in città e in flagranza di reato U.B.F.A., 31enne straniero – non è stato reso noto il nome completo nè la nazionalità -, volto noto tra i pusher più attivi della zona e considerato uno dei principali rifornitori di “polvere bianca” di clienti giovani e meno giovani dediti allo sballo.
Le attività di indagine mirata portate in campo nelle scorse settimane avevano permesso agli uomini della Squadra Mobile di Vicenza di chiudere il cerchio intorno allo spacciatore, arrestato venerdì con il supporto dell’unità locale di Polizia di Stato. Mancava solo il tassello della perquisizione domiciliare, da effettuare “a colpo sicuro” in modo da evitare la fuga del sospettato e nel contempo trovare e sequestrate le prove di reato.
I poliziotto ne hanno trovato in abbondanza, da evidenziare poi nel fascicolo di indagini e consegnare al Tribunale di Vicenza. Nel dettaglio sono 81,12 i grammi (lordi) di sostanza illecita tolta dalle mani del 31enne nel blitz, avvenuto nei pressi di un’abitazione in cui l’uomo era stato rintracciato. Altrettanto significativa la presenza di un malloppo di denaro in contanti per complessivi 27.335 euro.
Come spesso accade in questi casi, alla richiesta di spiegazioni sulla provenienze delle banconote di diverso taglio non sono seguite risposte per così dire convincenti.
Ad avvalorare la tesi degli inquirenti, qualora ce ne fosse bisogno, il sequestro suppletivo di ben 7 telefoni smartphone, un bilancino elettronico di precisione e materiale vario atto al confezionamento in dosi della sostanza stupefacente. Presa in consegna anche una pistola cosiddetta scacciacani con le relative munizioni. Dopo il trasporto coatto in Commissariato, dalla Procura di Vicenza è giunto l’ordine di concedere al pusher gli arresti domiciliari, compiendo il percorso inverso.