Nuova guida per la Rianimazione dell’ospedale San Bassiano. E’ il dottor Zago

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Prossimo a festeggiare i vent’anni di carriera professionale nel reparto dell’ospedale di Bassano del Grappa, il dottor Stefano Zago ha assunto ufficialmente l’incarico di delegato responsabile delle Uos di Rianimazione del San Bassiano. A darne notizia è oggi un comunicato stampa diffuso da Ulss 7 Pedemontana, con le prime parole espresse da referente della nuova guida tra i colleghi dopo la “promozione” e il benvenuto (rinnovato) da parte del direttore generale dell’azienda sanitaria del territorio vicentino.

La Rianimazione dell’ospedale San Bassiano è configurata come unità operativa semplice inserita nell’ambito dell’Unità Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Marco Baiocchi. Originario di Padova, di 55 anni di età, il dottor Zago si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Padova, ateneo veneto dove ha conseguito anche la specializzazione in Anestesia e Rianimazione.

Risale all’anno 2006 lavora l’ingaggio all’ospedale bassanese, presso la Rianimazione, luogo dove ormai il nuovo direttore conosce ogni angolo e ogni sfaccettatura del delicato mestiere che si pratica qui, accogliendo pazienti spesso in fin di vita e relazionandosi con il personale sanitario impiegato e i familiari dei degenti. “Naturalmente sono felice per questo incarico, – queste le prime parole del medico padovano di origini – attraverso il quale mi auguro di poter portare un ulteriore contributo alla Rianimazione del San Bassiano, sempre tenendo in primo piano il bene dei pazienti”.

“Gli auguro buon lavoro – è il benvenuto del direttore generale di Ulss 7 Carlo Bramezza -. La Rianimazione è certamente un’area molto delicata, non solo per le condizioni spesso critiche dei pazienti che rendono fondamentale un’adeguata preparazione sul piano professionale, ma anche per la capacità di comunicare nel modo corretto con i familiari. Sul piano organizzativo, inoltre, è richiesta una grande capacità di collaborazione con gli altri reparti, essendo un servizio trasversale alle più diverse tipologie di pazienti”.