Parapendii: uno finisce tra gli alberi senza “danni” per il pilota, l’altro è un falso allarme
Due diversi episodi uno sul Grappa e l’altro in Altopiano, con il denominatore comune del volo in parapendio da parte di appassionati che hanno approfittato del bel tempo offerto dalla giornata di Pasquetta per lanciarsi dalle montagne verso la pianura.
In un caso, ieri mattina, qualcosa è andato storto per un pilota, finito tra gli alberi e che deve ringraziare sicuramente la sua buona stella per essere rimasto impigliato tra i rami, senza patire gravi conseguenze nella caduta. Tanto da riuscire a far rientro alla base di atterraggio a piedi, senza necessità di supporto.
Nell’altro, invece, in cui un escursionista ieri nel pomeriggio ha segnalato di aver visto un paracadute precipitare nel bosco in territorio altopianese, attivando il Soccorso alpino: sono però risultate vane le ricerche del (presunto) disperso e nessun riscontro è emerso, alla fine, su eventuali incidenti dopo il lancio dalle rampe naturali conosciute nè su persone non rientrate. In questo secondo allarme va evidenziato come ieri la squadra del Cnsas di Asiago abbia perlustrato l’area tra Lusiana Conco e la Val Rovina per quattro ore, dalle 16 alle 20. Non si tratta del primo falso allarme in situazioni analoghe riguardo alla pratica del parapendio.
In quello avvenuto lunedì in tarda mattinata, invece, un parapendista saltato sopra l’abitato di Borso del Grappa era effettivamente atterrato fuori target in maniera pericolosa, ma era riuscito autonomamente a scendere a terra in zona Val costa Spessa e far rientro verso la base, con solo qualche graffio. Stabilito con lui un contatto telefonico, il team di ricerca della Pedemontana del Grappa ha fatto subito rientro, intorno a mezzogiorno e mezzo. Si erano già attivati anche il Suem di Crespano e l’elicottero di Treviso Emergenza.