Partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale: oltre 63 mila dosi per l’Ulss 7 Pedemontana
Lunedì 7 ottobre ha ufficialmente preso il via la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Nell’Ulss 7 Pedemontana sono 63.320 le dosi di vaccino a disposizione, con la possibilità di potenziare del 20% lo stock in caso di richieste maggiori. E fra i primi a vaccinarsi ci son stati proprio il direttore generale Carlo Bramezza e il direttore sanitario Antonio Di Caprio.
L’obiettivo, come sempre, è garantire la più ampia copertura tra la popolazione. Una particolare attenzione verrà rivolta ai soggetti a rischio, per i quali la vaccinazione sarà gratuita. Rientrano in questa categoria: over 60, donne in gravidanza e nel periodo “post partum”, bambini da 6 mesi a 6 anni, adulti e minori affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, renale, del sangue, pazienti diabetici o affetti da deficit immunitari, malati in attesa di interventi chirurgici rilevanti e familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze. La vaccinazione è gratuita anche per i donatori di sangue e per alcune categorie professionali: operatori sanitari, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e quanti per motivi di lavoro si trovano ad operare molto spesso a contatto con animali.
Sul piano organizzativo, la campagna vedrà l’impegno sinergico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 7 insieme ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, ma i cittadini potranno effettuare la vaccinazione anche direttamente nelle farmacie aderenti, anche in questo caso gratuitamente per gli aventi diritto. Una particolare attenzione è stata riservata anche agli ospiti delle strutture residenziali per anziani presenti nel territorio dell’Ulss Pedemontana, dove i vaccini verranno prioritariamente somministrati a causa delle condizioni di maggior rischio degli ospiti delle strutture.
Parallelamente, i medici di famiglia effettueranno la vaccinazione antinfluenzale anche a domicilio per gli anziani o comunque per i soggetti disabili in casa con difficoltà di spostamento che figurano tra i propri assistiti. Inoltre, al fine di favorire ulteriormente l’adesione della popolazione, l’Ulss, insieme alle altre aziende socio-sanitarie di tutto il Veneto, organizzerà anche due “vax day“, il 26 ottobre e il 9 novembre, con modalità che saranno comunicate in seguito.
Un grande “sforzo collettivo” per diffondere il più possibile quello che il Sistema Sanitario Nazionale ritiene uno strumento fondamentale per la tutela della salute pubblica: i dati dimostrano infatti l’efficacia della vaccinazione, in grado di ridurre per più del 40% il rischio di ospedalizzazione nella popolazione di età pari o superiore ai 65 anni e nei soggetti con condizioni di aumentato rischio. “Essere organizzati però non basta – ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza -: deve esserci anche la fiducia dei cittadini e sappiamo bene che dopo il Covid, contro ogni evidenza scientifica, è stata registrata un po’ ovunque una minore adesione alla vaccinazione antinfluenzale”.
“Questo è un grave errore – ha dichiarato il direttore Bramezza -, perché ogni anno nel nostro Paese le complicanze dell’influenza nei soggetti fragili portano a migliaia di accessi in Pronto Soccorso, centinaia di ricoveri e purtroppo dobbiamo registrare anche dei decessi. Tutto questo è evitabile con una semplice iniezione, pertanto voglio fare un appello ai cittadini: non sottovalutiamo l’influenza e in caso di dubbi ascoltiamo ciò che ci suggerisce il medico di famiglia o il pediatra, non ciò che troviamo su Internet”.
Una specifica attenzione sarà posta anche alla promozione della vaccinazione tra il personale sanitario: in particolare, per gli operatori delle proprie strutture ospedaliere e territoriali, l’Ulss ha previsto delle sedute dedicate a partire da metà ottobre. “La vaccinazione – sottolinea Antonio Di Caprio, direttore sanitario dell’Ulss 7 – per il professionista sanitario rappresenta un momento di tutela della propria salute ma anche un atto di responsabilità nei confronti dei colleghi e dei pazienti in cura”.
Oltre alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, sarà offerto anche il richiamo della vaccinazione anti-Covid, con una formulazione aggiornata studiata per essere efficace rispetto alle nuove varianti identificate negli ultimi mesi. La vaccinazione anti-Covid è già disponibile e potrà essere fatta sia presso gli studi dei medici di Medicina Generale aderenti, sia tramite le apposite sedute di vaccinazione che organizzerà direttamente l’azienda
socio-santaria a partire dall’11 ottobre.