Interventi multipli sul Grappa per auto “piantate” nella neve. Su strade a traffico chiuso
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Quattro ore di uscita da parte del Soccorso Alpino alla ricerca di una coppia che aveva chiesto aiuto sul Grappa nella zona del Forcelletto, dopo che la propria auto era rimasta bloccata nelle neve, salvo poi scoprire – dai carabinieri – che i due erano ridiscesi a piedi, rientrando in autonomia nel tardo pomeriggio di ieri. Stavolta non è più solo un appello quello che viene lanciato dal Cnsas del Veneto e che riguarda l’area (innevata in questo periodo) del massiccio del Grappa sul confine montano tra le province di Vicenza e Treviso, dove opera il team di soccorritori della Pedemontana, anche di lunedì impegnati in un non-intervento dettato dal mancato rispetto delle regole più elementari.
Il richiamo agli escursionisti amanti dei paesaggi innevati risiede prima di tutto nel dotarsi di un’attrezzattura adatta ad affrontare luoghi di montagna coperti di neve e ghiaccio, e comprende anche i mezzi di trasporto ma, in questo caso, va ben oltre. Percorrere tratti di strada il cui accesso è interdetto nella stagione rappresenta non solo una violazione del codice della strada ma anche – se non soprattutto – un concreto pericolo per se stessi e per chi opera nei servizi di soccorso.
Una pessima abitudine quella di imboccare strade chiuse al traffico, che sta comportando problemi a ripetizione e che distoglie il Soccorso Alpino da attività ben più importanti. Con il comprensibile disagio, come accaduto ieri come eclatante esempio, di “perdere tempo” per nulla visto che di fatto la coppia di “furbetti” si era messa al sicuro da sola. Grazie al numero telefonico di ricezione della chiamata di sos, almeno, i carabinieri della stazione locale sono riusciti a risalire a un uomo che dal Forcelletto aveva chiesto aiuto. Lo stesso numero, più volte, era stato contattato nel corso delle ricerche dalle 15 alle 19, risultando sempre non raggiungibile.
“I soccorritori – come spiega una nota della sezione veneta del Corpo – sono andati avanti per ore a cercare moglie e marito percorrendo le varie strade, salvo poi scoprire grazie all’intervento dei Carabinieri che la coppia era scesa a piedi, aveva trovato un passaggio fino alla stazione di Cismon del Grappa e stava rientrando a casa. Nei giorni scorsi sono state numerose le chiamate per Soccorso alpino e Vigili del fuoco inoltrate da automobilisti avventuratisi con la propria macchina su strade ingombre di neve e incapaci di trarsi d’impaccio autonomamente”.
Da ricordare infine che che, a parte la Strada Cadorna, nel resto della viabilità del Monte Grappa vige il divieto di transito in questa stagione. A questa interdizione si aggiunge una considerazione aggiuntiva, evidenziata sempre nella nota, in cui si specifica in esplicito che “non è assolutamente sufficiente possedere un’auto 4×4 – in taluni casi nemmeno dotata di catene – per riuscire ad avanzare in carreggiata su gran parte della viabilità della zona”, rischiando insomma di rimanere “piantati” e di dover attendere – si fa per dire ovviamente – la primavera per recuperare il proprio veicolo. L’alternativa, per chi non sa resistere alla tentazione di guidare sulla neve, c’è: e si chiama sempre motoslitta.