Rimandate le esequie della 14enne morta nel sonno. Disposte autopsia e perquisizione
Il pm del Tribunale di Vicenza ha richiesto ulteriori approfondimenti sulle cause di morte della giovanissima Beatrice Berti, ragione per cui la cerimonia di suffragio in programma giovedì è stata rinviata a data da destinarsi. A poche ore dalla celebrazione. Una notizia che in un contesto già di estremo dolore ha lasciato attonita la cerchia di amicizie e parenti della studentessa 14enne di Bassano del Grappa, spirata nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, e che pone interrogativi inattesi a cui sarà la sfera di giustizia a dare risposta, sulla base del supplemento di indagini disposto a Vicenza.
Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Bassano su ordine del magistrato Serena Chimichi, titolare del fascicolo, hanno portato a termine una perquisizione domiciliare nell’abitazione della famiglia Berti, a Ca’ Baroncello. Inoltre, sul corpo dell’ex alunna della Scuola Secondaria “Vittorelli” è stato effettuato l’esame autoptico, anche qui su iniziativa della Procura di Vicenza.
A essere iscritta nel registro degli indagati è la madre della bimba, mentre il nominativo del padre non risulta esserci, in quanto sarebbe stato assente da casa al momento della tragedia una settimana fa. Gli approfondimenti tecnici disposti dalla magistratura – va evidenziato – non equivalgono ad un’accusa nei confronti del genitore, ma è chiaro che il pm intende far luce sulla vicenda sulla base degli elementi messi a sua disposizione nei giorni scorsi. L’ipotesi formale dell’omicidio colposo è legata all’utilizzo dei macchinari sanitari per la respirazione di cui Beatrice necessitava per la ventilazione assistita, oggetto della perquisizione.
Secondo quanto reso noto, Beatrice è stata stroncata nel sonno da una crisi respiratoria improvvisa, su cui non si è riusciti ad intervenire in tempo utile. Una morte che rientra nella definizione di “naturale”, quindi, in un contesto di condizioni di salute difficili in relazione alla malattia genetica di cui l’adolescente soffriva sin da piccola, costringendola su una sedia a rotelle. Fino al giorno precedente nessuna avvisaglia, tanto che la ragazzina aveva scambiato regolarmente messaggi con gli amici, che aveva salutato pochi giorni prima alla “pizza” di fine anno scolastico.
Proprio insieme ai genitori Andrea e Valentina, ma anche ai compagni di classe e ai docenti che l’adoravano per il suo spirito tenace, il sorriso e la simpatia, la 14enne era diventata anche lei un simbolo della lotta all’abbattimento delle barriere architettoniche. A inizio settimana la classe dell’indirizzo musicale della sezione 3D si era ritrovata insieme ad alcuni insegnanti e dirigenti e al parroco don Andrea, per elaborare insieme il lutto e preparare un ricordo dell’amica in vista del funerale, ed erano pronti a stringersi per l’ultimo saluto a Beatrice. Rimandato a data da destinarsi e che si terrà con ogni probabilità la prossima settimana ai Giardini Parolini.