Donna incinta terrorizzata dall’ex: denuncia e allontanamento per un 32enne
Assomiglia molto alla situazione di persecuzione in cui si trovava Vanessa Ballan, la giovane donna incinta e perseguitata dall’uomo con cui aveva chiuso una relazione e poi uccisa da lui lo scorso 19 dicembre a Spineda di Riese Pio X (Treviso). Anche in questo caso, infatti, vittima di uno stalker è una giovane in gravidanza, una 32enne trevigiana ora residente a Romano d’Ezzelino perseguitata dall’ex, lasciato nell’ottobre scorso: il terrore deve averla attraversata, pensando alla fine fatta dalla 26enne.
Per lei per fortuna, la denuncia ha fatto scattare immediatamente i provvedimenti del giudice, con tanto di denuncia e allontanamento.
I fatti risalgono al pomeriggio del 1° gennaio e per un 32enne residente a Cavaso del Tomba (Treviso) è scattata, da parte dei carabinieri di Romano d’Ezzelino, la denuncia per atti persecutori, in quanto ritenuto responsabile di una “perdurante condotta persecutoria nei confronti della sua ex compagna”, attualmente domiciliata a Romano d’Ezzelino.
Il provvedimento del giudice scaturisce dalla denuncia-querela sporta dalla donna, in stato di gravidanza, lo stesso pomeriggio del primo dell’anno ai carabinieri di Pederobba (Treviso), nella quale la vittima ha riferito che l’uomo, dalla fine della loro relazione, risalente all’ottobre scorso, l’ha perseguitata, chiamandola più e più volte, inviandole messaggi, minacciandola a raffica ed appostandosi nei pressi della sua abitazione e dei luoghi che lei frequenta abitualmente, tanto da crearle uno stato perdurante di ansia e di paura per la propria incolumità.
Azioni che sono culminate, nella tarda mattinata del primo giorno dell’anno, con l’invio dell’ennesimo messaggio in cui il 32enne la avvisava che si sarebbe recato presso il suo domicilio a Romano d’Ezzelino perché voleva parlarle. Spaventata, la donna è andata dai carabinieri di Pederobba raccontato il terrore che stava vivendo. Qui i militari si sono messi in contatto con i colleghi di Romano d’Ezzelino, che hanno intercettato il 34enne proprio nei pressi del domicilio della ex compagna. L’uomo è stato quindi portato in caserma per i successivi accertamenti.
Valuta la situazione di estrema urgenza, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della vittima ed impedire azioni più gravi, seguendo il protocollo normativo vigente, il cosiddetto “codice rosso”, dopo essere stati autorizzati del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, i militari dell’Arma hanno sottoposto il 32enne alla misura pre-cautelare personale dell’ “allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, divieto di comunicazione”.
Val la pena di ricordare che sul sito carabinieri.it è stata dedicata un’intera area tematica al codice rosso, dove è possibile trovare tante informazioni utili su atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn e violenza sessuale. Qui è presente anche un “violenzametro”: ossia un test di autovalutazione, elaborato dal reparto Analisi criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. La sezione contiene anche consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata.