Guardia di Finanza “in pista”, nel caso specifico si parla qui di pista da ballo, nei giorni scorsi a Romano d’Ezzelino, per procedere alla chiusura con effetto immediato e al sequestro di un locale adibito a discoteca senza i permessi e le autorizzazioni obbligatorie. Di fatto, quindi, abusiva.
I finanzieri hanno “spento la musica” e bloccato le danze mentre era in corso una festa con perlopiù studenti minorenni nel week end, organizzata da un’associazione culturale senza i necessari requisiti di sicurezza, contravvenendo a più normativa. Circa 200 i presenti alla serata di divertimento, nessuno dei quali in regola con l’iscrizione in qualità di soci del club come impone la regola.
L’evento musicale con palcoscenico e consolle elettronica per dj, allestiti per l’occasione, era stato pubblicizzato negli istituti scolastici del Bassanese poggiando su un’articolata rete composta da 21 ragazzi e ragazze con compiti di promoter. Oltre che sui social media più frequentati da giovani e giovanissimi. Tanta pubblicità arrivata anche sul tavolo di lavoro del servizio 117, con le Fiamme Gialle bassanesi a farsi trovare puntuali al rendez-vous dato in una villa con anche un parco esterno a disposizione oltra al piano interrato da oltre 200 metri quadrati.
Da valutare anche l’aspetto della vendita di bevande alcoliche a minori. Risulta invece già assodato che l’area adibita a discoteca era totalmente sprovvista di uscite di sicurezza antincendio. Inoltre, il promoter della serata e il proprietario dell’immobile non erano in possesso della licenza di pubblica sicurezza e della certificazione di prevenzione incendi. Si tratta di importanti adempimenti indispensabili per la gestione in sicurezza di locali aperti al pubblico. Uno dei clienti, un giovane vicentino, è stato segnalato al Prefetto di Vicenza in quanto portava con sé una modica quantità di stupefacente.
Altre valutazioni risultano in corso sul piano lavorativo sulla posizione di 19 persone che a diverso titolo collaboravano con gli organizzatori, tutte identificate sul posto. Si tratta di baristi e camerieri, addetti a vigilanza e accoglienza e anche ragazze immagine/ballerine su cui si presume l’assunzione dietro compenso in nero e senza tutele assicurative. Al termine del blitz dei finanzieri bassanesi, il rappresentante legale dell’associazione culturale e il proprietario dell’immobile, in concorso con il figlio – titolare di un’analoga associazione organizzatrice di eventi musicali – sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per i reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento (art. 681 c.p.) e di omessa certificazione di prevenzione antincendio (art. 20 del D. Lgs. 139/2006).