Indagato per omicidio stradale plurimo il centauro dello schianto sulla strada del Grappa
E’ stato denunciato in stato di libertà per omicidio stradale plurimo il motociclista 44enne protagonista dell’incidente fra due moto che il pomeriggio del 1 giugno a Romano d’Ezzelino ha strappato alla vita un padre e la sua figlia undicenne di Molina di Malo, Filippo e Gloria Bonin.
Al termine degli accertamenti previsti in questi casi, i carabinieri della sezione radiomobile di Bassano del Grappa, hanno chiuso oggi l’indagine facendo scattare la denuncia – ai sensi dall’articolo 589 bis del Codice Penale – per Gianluca Negrin, 44enne residente a Pozzoleone. Presto il centauro, rimasto illeso e che era già stato sentito la sera stessa dello schianto, sarà interrogato dalla Procura di Vicenza dove spiegherà nuovamente l’accaduto, rispondendo alle domande che gli verranno rivolte dal pubblico ministero titolare delle indagini, Cristina Carunchio.
Questa mattina, il 44enne – visibilmente scosso – è stato intanto ascoltato nuovamente in caserma dai militari del maggiore Filippo Alessandro, comandante della compagnia di Bassano, alla presenza del suo legale di fiducia. Sentiti anche altri testimoni e il guidatore del furgone che il motociclista, che stava viaggiando provinciale 148 “Cadorna” a Romano d’Ezzelino verso Cima Grappa a bordo della sua Kawasaki, voleva sorpassare. Il quadro della dinamica dello schianto ormai risulta chiaro: Filippo Bonin, 48 anni, insieme con la figlia Gloria di 11 anni stava scendendo a bordo della Bmw dopo una gita in moto a Cima Grappa, mentre Negrin stava salendo. Nei pressi di località Costalunga, sul “Pian dei Noseari”, in un tratto con una ampia semicurva, Negrin – questa la sua versione – si sarebbe scorto da dietro il furgone che lo precedeva e che andava piano, e avrebbe verificato la possibilità del sorpasso, senza avvedersi della moto che stava sopraggiungendo con a bordo padre e figlia. Le due moto si sono toccate e la peggio l’hanno avuta guidatore e passeggera della Bmw. E’ stato lo stesso Negrin, insieme ad altre persone presenti sul luogo dell’incidente, a prestare i primi soccorsi in attesa dell’ambulanza, ma tutto è stato inutile e i corpi senza vita di padre e figlia, legati in questo tragico destino come lo erano in vita, sono rimasti esanimi sull’asfalto. L’autopsia disposta dal magistrato sul corpo di Filippo Bonin, prevista inizialmente per oggi, è stata spostata a giovedì. Dopo, il magistrato potrà dare il nulla osta per la sepoltura.
Una tragedia che sconvolge due famiglie e ha gettato nello sconforto due comunità. Filippo Bonin, 47 anni, elettricista alla Gemmo di Thiene da una decina d’anni si era trasferito con la moglie Roberta Pastore, il figlio 18enne Morgan e la piccola Gloria nella nuova casa in via Colleoni a Molina di Malo, dopo aver vissuto per anni al Santo di Thiene. Gloria era la cucciola di casa, adorava il suo papà, che le aveva comprato anche casco e la tuta da motociclista. “Venerdì scorso – spiega Fabio Munaretto, il suo responsabile alla Gemmo – avevo chiesto a Filippo se lunedì poteva venire a lavorare, ma mi ha detto che Gloria l’aveva ‘prenotato’ per un giro in moto e dopo tante settimane di lockdown non poteva deluderla. Ci siamo guardati e abbiamo capito che doveva mantenere la promessa fatta alla piccola. Filippo era il miglior capocantiere che avevamo, un genio: elettricista, ma ne sapeva anche di meccanica e falegnameria. Sul lavoro era una garanzia, sapeva sempre trovare una soluzione, un riferimento per tutti i colleghi. Non riusciamo a capacitarci di quanto accaduto”.
Filippo era figlio di Sergio Bonin, uno dei fondatori dell’Aeroporto di Thiene, quella di Roberta è invece una famiglia di vigili del fuoco: il padre è stato pompiere a Schio e a Vicenza, il fratello è attualmente in forza al comando di Schio. Quando era nata la piccola Gloria avevano comprato casa a Molina, al confine con Thiene. Gloria stava finendo in questi giorni la quinta elementare alle scuole di Lampertico: avrebbe dovuto fare la Cresima nei mesi scorsi, ma l’epidemia da Covid.-19 aveva bloccato tutte le celebrazioni. Dolce, timida e amante del ballo, frequentava le lezioni di hip hop al Silicon Kafè di Thiene.