Tragedia sulla strada del Grappa: le vittime sono padre e figlia 11enne di Molina di Malo
Uno scenario straziante: un uomo con a fianco la figlioletta, inermi sull’asfalto. Pochi attimi prima erano stretti uno all’altro in sella alla loro motocicletta, spensierati per la gita compiuta sul Monte Grappa sfruttando il “ponte” del 2 Giugno. Poco distanti, anch’esse immobili sulla strada, una Kawasaki di colore verde fluo, a pezzi dopo l’impatto con un’altra due ruote, una Bmw. Il bilancio dell’incidente di ieri è terribile: due morti, tra cui una bambina, e un ferito non grave. Proprio su quest’ultimo, unico sopravvissuto, penderà l’accusa di omicidio stradale come atto dovuto. E’ accaduto ieri, intorno alle 16, in località Costalunga nel territorio di Romano d’Ezzelino.
Le vittime erano padre e figlia: Filippo e Gloria Bonin, di 48 e 11 anni. Vivevano nell’Altovicentino, precisamente a Malo, e non a Schio come erroneamente riportato nei tg locali ieri sera. Contusioni guaribili breve tempo per il centauro a bordo dell’altra moto coinvolta nell’urto fatale, che si è rialzato da terra e ha tentato subito, purtroppo invano, di prestare soccorso all’uomo e alla bambina, chiamando in prima persona il 118.
Secondo la prima ricostruzione della dinamica, da confermare in base ai rilievi tecnici, la disgrazia avrebbe avuto origine da una manovra azzardata in fase di sorpasso. La motocicletta su cui viaggiavano i congiunti stava scendendo da Campo Solagna verso la pianura. In direzione opposta stava avanzando la due ruote pilotata da un centauro, impegnato a oltrepassare il veicolo che la precedeva – sembra un furgone – in un tratto di semicurva forse con visibilità non ideale. Probabile l’invasione di carreggiata sfociata poi nel drammatico scontro frontale, con le conseguenze terrificanti sopra descritte.
Nulla si è potuto fare per rianimare padre e figlia, nonostante l’allerta lanciata anche all’eliambulanza in volo da Treviso pronta a recarsi sul posto della chiamata. Filippo e Gloria sarebbero morti praticamente sul colpo, prima dell’arrivo sui tornanti di montagna del dispiegamento di forze dell’ordine e soccorritori. Nella prima serata di ieri l’angoscia provata da chi è giunto sul luogo della disgrazia ed è rimasto impotente di fronte alla scena, vale a dire carabinieri, personale sanitario e chi percorreva il tragitto sulla strada provinciale “Cadorna”, si è poi trasferita nell’Altovicentino dopo che i militari dell’Arma sono riusciti a risalire all’identità del papà, attraverso il numero di targa del motoveicolo.
Precisamente nella frazione di Molina di Malo, dove la notizia inaccettabile per chiunque è giunta nel peggiore dei modi, in una piccola comunità e soprattutto in una famiglia che attendeva il ritorno a casa dei suoi cari, non spiegandosi il motivo del ritardato rientro. La risposta a questi dubbi prolungati, purtroppo, ha spezzato il cuore.