“Treni in mostra”: al via un mese di esposizione ed eventi tra foto e modellini
Plastici delle stazioni ferroviarie, treni fatti coi lego e tante foto per una passione che coinvolge un grande numero di cultori di uno dei mezzi di trasporto più amati e cinematografici. Il fascino evocativo dei treni e delle ferrovie, il loro significato e ruolo sociale, storico ed economico, saranno al centro di un’esposizione tematica ospitata alla Fornace Panizzon di Romano d’Ezzelino da sabato 28 ottobre a domenica 26 novembre.
Tra i pezzi più curiosi una stazione realizzata con mattoncini di Lego, la ricostruzione di un tratto della ferrovia del Cadore, la riproduzione delle stazioni di Marostica e Noventa Vicentina, un plastico della collezione personale di Marco Paolini, da lui stesso realizzato. Documenti, fotografie, apparecchiature di segnalazione e di comunicazione, l’interno di un vagone passeggeri, arricchiscono l’esposizione in cui i treni saranno in movimento continuo sui binari, anche con l’uso degli scambi.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Romano d’Ezzelino, è dell’Associazione storico-tecnico-culturale “Bianchi – Servettaz 1883”. L’obiettivo dei promotori è di far conosce e amare il treno a partire dalla sua storia. Il percorso espositivo è organizzato come un racconto visivo fatto con oggetti e cimeli storici, diorami e plastici ferroviari, vecchi documenti e stampe d’epoca. Attraverso le vicende di nascita e sviluppo della rete ferroviaria, i visitatori potranno ripercorrere la storia e il progresso italiano, viaggiando idealmente anche nell’immaginario collettivo di cui il treno fa parte, anche solo pensando a quante vicende personali e collettive, felici e anche drammatiche, sono state accompagnate da vagoni e locomotrici.
All’interno della mostra si potrà riscoprire la tecnica, ma anche i molti oggetti quotidiani, vissuti da chi sui treni e coi treni ha lavorato, viaggiato, vissuto, partendo dal Risorgimento fino ai nostri giorni, attraverso due guerre, il boom economico e l’ammodernamento dei convogli e della velocità ferroviaria.
“Riscoprire il treno a Romano d’Ezzelino vuole, in questa prima esposizione tematica dell’area bassanese – spiega Cristian Rossi, storico ferroviario, ideatore e curatore della mostra assieme a Flavio Giacometti – far partire con la fantasia un treno da un paese senza stazione. Una scelta curiosa che saprà comunque affascinare grandi e piccini in quella scoperta di un mezzo fantastico, non solo reale ma anche in scala ridotta”.
La mostra sarà aperta su prenotazione anche alle scolaresche e gruppi, al di fuori degli orari normali. A corollario dell’esposizione è stato proposto anche un concorso scolastico, individuale e collettivo, per gli alunni la scuola primaria e secondaria di primo grado. Il tema proposto è “L’Italia del treno. Un treno che unisce l’Italia e gli italiani”: la scadenza è fissata a marzo 2024.
“Quando si parla di treni e di modellismo – dichiara Simone Bontorin, sindaco di Romano d’Ezzelino – la prima cosa che torna in mente sono i giochi di quando eravamo bambini. Una mostra come questa qui a Romano ci aiuta a conoscere il modellismo, ma anche la storia delle ferrovie e del trasporto. Ci fa anche tornare ad un’epoca lontana in cui non c’erano le automobili e i problemi di inquinamento che sono diventati cuore di tante politiche di governo del territorio. Vedere questo allestimento ci trasporterà in un mondo e in un modo di vivere speciale, quello delle rotaie”.
Per tre venerdì alle 20.30 nella vicina Sala delle Associazioni in piazzale Chiesa saranno proposte delle serate culturali denominate “Ferrovie al chiaror di luna”, durante le quali la mostra resterà aperta in orario serale: si comincia il 3 novembre con Cristian Rossi ed Evaristo Principe che interverranno su “Treni nella Grande Guerra e e il ruolo delle ferrovie ordinarie, secondarie e Decauville e altre curiosità”. Venerdì 10 invece, Silvio Gallio racconterà della “Ferrovia da Liverpool a Manchester. Perché, come e dove nacque la prima strada ferrata”: il 17 novembre concluderà infine il fotografo Francesco Pozzato mostrando gli scatti realizzati tra i tanti binari delle ferrovie italiane.
“Avere questa mostra a Romano è un sicuro motivo di interesse. La ferrovia – asserisce Franca Meneghetti, assessore alla cultura – passando ai margini del nostro confine comunale, non fa parte del nostro sistema urbanistico, ma sicuramente è un riferimento importante per i tanti che la utilizzano per spostamenti di lavoro, studio o svago. I treni sono dentro la storia personale di molte persone e della società nel suo complesso, basti pensare anche solo a quanto sono presenti nella cinematografia, dai western a Harry Potter. La storia dei treni e del treno è anche storia di tutti noi, per questo ringrazio i promotori che con tanta passione ci portano qui un pezzo del loro mondo che è anche il nostro”.