Vandali notturni a Bassano e Romano. Nel mirino un palazzo storico e una scuola
Non si placa l’onda lunga di commenti di sdegno all’indomani di un fine settimana in cui due strutture pubbliche di Bassano del Grappa – nella fattispecie Palazzo Bonaguro – e di Romano d’Ezzelino – la scuola secondaria Monte Grappa -, per opera di distinti vandali, sono state lordate da scritte e disegni senza senso né un minimo di senso civile, con danni per alcune centinaia di euro.
Dopo le rispettive denunce per i due episodi di imbrattamento, ci sarebbe già un nome per quanto riguardo lo sfregio compiuto sulla dimora storica che sorge ad Angarano, uno stabile antico della città. In attesa di identificazione invece l’autore dell’atto vandalico, ma è più probabile pensare a un gruppo di buontemponi, attivo sempre tra sabato e domenica col favore del buio a Romano d’Ezzelino. Si tratterebbe di giovanissimi, addirittura minori di 14 anni, ai quali si è dato tempo fino ad oggi per fare un passo avanti, chiedere scusa, ed evitare la denuncia.
Qui il sindaco Simone Bontorin e il dirigente scolastico Antonio Maria Bianchin ieri hanno subito affrontato la questione e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, mentre sono state acquisite immagini utili dai filmati di videosorveglianza. “Quello che è accaduto è un fatto gravissimo. E’ avvenuto di notte e molto probabilmente ad opera di persone che hanno avuto a che fare con quell’istituto. Hanno agito mascherandosi e provocando danni ad una sede istituzionale ed educativa di proprietà pubblica e quindi bene comune. Il fatto va valutato per quello che è, ovvero con dei risvolti penali, se non autodenunciato. E’ importante che gli autori si prendano le proprie responsabilità e ammettano il gesto che hanno compiuto. Il danno è per tutti, per l’intera comunità, e tutti ne pagheranno le conseguenze. Ci sono stati dei tentativi di rimediare al danno, ma non è sufficiente per concludere la vicenda”.
Nel corso della mattinata di ieri proprio il sindaco, dirigente scolastico e Comandante della Stazione Carabinieri hanno svolto incontri diretti con ciascuna delle classi terze dell’istituto. “Abbiamo cercato, ciascuno per le proprie competenze, di puntare l’attenzione non tanto sulla colpevolezza, ma sul fatto che i ragazzi sono in un’età in cui riescono a capire che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. Vorremmo che tutti i ragazzi e, perché no, i bambini della primaria, provino “fastidio” per questa cosa, perché il senso civico e l’educazione civica cresce anche con il “rifiuto” di certi comportamenti e oltre che con l’assunzione della consapevolezza che poi i danni sono un costo per tutti. Abbiamo chiesto di diventare loro stessi comunicatori e altoparlanti di quella richiesta di autodenuncia. Da qui si può partire per capire cosa fare in futuro. In ogni caso diamo tempo fino a domattina per avere un riscontro dai responsabili. Dopo di che procederemo come prevede la legge”.
Già domenica il dirigente scolastico ha invitato ad un gesto di sensibilizzazione all’interno di tutte le classi, specialmente le quinte della scuola primaria e le prime, seconde e terze della secondaria di primo grado. A seguito della richiesta, alcuni alunni delle classi quinte hanno risposto con un messaggio indirizzato ai colpevoli.