Una palma, in particolari condizioni, può diventare un cerino ardente. Forse ne erano al corrente, o forse no, i vandali che ieri con un accendino probabilmente per gioco hanno appiccato il fuoco su uno degli alberi tropicali presenti nel giardino di fronte al patronato di Romano d’Ezzelino, luogo di aggregazione per ragazzi. Per limitare i danni e salvare il vegetale dalle fiamme sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con un idrante, di fronte a tanti cittadini stupiti e indignati che hanno assistito alle operazioni del personale del 115 giunto dal distaccamento di Bassano del Grappa.
A distanza di poche ore dall’evento che ha lasciato perplessi in molti in paese, sindaco e parroco per primi, proprio il primo cittadino Simone Bontorin ha lanciato uno “strale” nei confronti degli autori.
Una sorta di ultimatum rivolto a ragazzi della zona a presentarsi subito a loro scelta in caserma dai carabinieri, in Comune o direttamente in canonica da don Cesare con la buona volontà di scusarsi innanzitutto per il gesto di vandalismo e poi di rimediare. Solo così, insomma, la comunità potrà “perdonare” la bravata e questo errore potrà tramutarsi in un’occasione di crescita per i responsabili. I rami e le foglie in cima sono bruciati, si dovrà verificare in queste ore se la pianta potrà sopravvivere e tornare, col tempo, alla bellezza originaria come un altro esemplare vicino.
Se l’appello del sindaco non verrà accolto, non rimarrà che presentare denuncia, con i filmati di videosorveglianza a chiudere già il cerchio verso alcuni adolescenti i cui nomi inevitabilmente salteranno fuori, che si tratti di figli di famiglie del paese e provenienti da comuni vicini. Del tutto escluso l’evento accidentale – peraltro già di per sè altamente improbabile -, qualcuno ha deliberatamente utilizzato un accendino per concludere la stupidaggine del giorno in via Papa Giovanni XXIII.
“Sono molto triste per un episodio di vandalismo successo nel tardo pomeriggio di fronte al patronato di Romano, luogo che ho vissuto a fondo per tanti anni – questa parte del posto pubblicato da Bontorin -. Cari ragazzi, perché purtroppo sappiamo che siete ragazzi e che domani grazie a telecamere e dettagli da chi vi ha visto riusciremo a darvi un nome ed un volto, vi invito con celerità a presentarvi in caserma dai carabinieri a dire chi siete e a mettervi a disposizione della comunità per rimediare. Potete anche suonare al campanello della Canonica di Don Cesare. Non importa che siate anche da fuori comune, meglio se vi presentate prima che qualcuno suoni al vostro campanello in divisa. Lo spazio appartiene alla parrocchia di Romano, per cui per definizione diventa uno spazio aperto al pubblico. Avete fatto un atto contro una comunità, solo per un gioco con un accendino in mano. Fatelo prima che siate individuati – conclude il sindaco -, sarà certamente un atto di maturità che in parte compenserà il danno. Il resto lo rimedierete con attività a favore della comunità. Ma FATELO SUBITO”.