13enni in bilico sulla roggia lungo il “Sentiero della morte”: preoccupa la nuova sfida estrema
Sfidano la morte nel centro di Rosà e sono appena appena adolescenti. E’ il Circolo Noi don Bosco a denunciare la nuova brutta abitudine di alcuni ragazzini, ma si potrebbe perfino parlare di bambini visto che qualcuno di loro ha 13 anni: che camminano su quello che loro stessi chiamano “Sentiero della morte”, lungo la roggia Balbi con il rischio di cadere e farsi davvero male.
Sono stati proprio i responsabili dell’oratorio, insieme ai gestori di bar “Dal Don”, ad accorgersi che ultimamente in quel posto, da parte dei giovanissimi, si è diffusa la moda di mettere a repentaglio la propria vita camminando a filo sul muretto, sprezzanti anche dell’invito di qualche adulto che li ha pregati di smetterla.
“Stiamo monitorando un evento pericoloso che ultimamente sta diventando frequente”, raccontano dal circolo, e per spiegare la gravità della situazione l’avviso sulla pagina Facebook è stato preceduto da “Comunicazione importante”, messaggio che lascia poco spazio alla fantasia.
“Viene soprannominato ‘Sentiero della Morte’ – continuano i responsabili dell’oratorio cittadino –. Dei ragazzi e ragazze dai 13 anni in su attraversano la roggia Balbi che da via Bertorelle va in Statale. Questa affianca il campo da calcetto e pallavolo protetta da recinzione. I ragazzi si filmano mentre attraversano la roggia, camminando su un muretto stretto e poco sicuro al di là della recinzione, a volte anche in coppia, un piccolo sbaglio e si cade nella roggia che è profonda (un paio di metri pare, NdR) e con parecchia acqua. Sono stati visti mentre si filmavano più di una volta. Richiamati con la paura che facendoli distrarre succeda il peggio. È stato comunicato alle autorità competenti, ma chiediamo a tutti di prestare attenzione e soprattutto capire se possono essere i propri figli. Noi ci impegneremo ad intercettarli e bloccare ogni iniziativa stupida, ma per ora ci è stato difficile farlo. Inoltre chiediamo se vedete i ragazzi di segnalarlo. Grazie”.