Esce di strada in auto e finisce in ospedale. Era su di giri per cannabis e tasso alcolico
Un 42enne di Rossano Veneto, una volta che si sarà rimesso in piena forma dopo un incidente stradale di cui è stato unica vittima e avvenuto due settimane fa in territorio di Rosà, dovrà affrontare la trafila giudiziaria dopo una notifica dei carabinieri di Bassano del Grappa. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, infatti, dopo aver acquisito gli esiti di laboratorio dall’ospedale di San Bassiano, hanno denunciato il rossanese per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti.
L’uomo si era messo al volante con un tasso alcolemico quasi cinque volte oltre la massima soglia consentita, con il valore di 2,32 grammi/litro di alcol riscontrato nelle analisi successive. Inoltre è stata accertata la presenza nel suo metabolismo di sostanze illecite, del tipo cannabinoidi. Un mix che, secondo gli accertamenti, non gli consentiva di mettersi al volante in quel frangente, creando un grave pericolo per se stesso e soprattutto per gli altri utenti della strada.
Automatica, secondo il codice della strada, la segnalazione alle forze dell’ordine da parte del personale sanitario e quindi la notifica. In quell’occasione A.B. – sono fornite solo le iniziali in questi casi – nel corso della notte si sabato 9 ottobre aveva perso il controllo della sua vettura, finendo fuori strada e rimanendo ferito. Nulla che pregiudicasse la sua salute in maniera grave secondo le indicazioni fornite, ma era stato necessario l’intervento di un’ambulanza del Suem 118 e il trasporto al pronto soccorso del polo bassanese.
Lì il 42enne cittadino italiano, unitamente alle cure mediche prescritte per le lesioni subite aveva anche sottostato ai prelievi di legge per verificare il suo stato psicofisico, risultato del tutto inadeguato rispetto a quanto viene richiesto per mettersi alla guida. Oltre alla denuncia, a lui è stato ratificato anche il ritiro della patente di guida e il suo nominativo è stato trasmesso in prefettura a Vicenza, per i provvedimenti accessori del caso. La sanzione prevista nella fattispecie (sopra la soglia di 1,5 g/l) va dai 1.500 ai 6 mila euro di multa, oltre all’ipotesi formale dell’arresto da 6 mesi a un anno, che diverrà materia per giudici e avvocati.