Individuata l’autrice di furti con la tecnica dell’abbraccio. Sfilò un orologio da 10 mila euro
La vittima designata era un turista in vacanza in Veneto in quei giorni: aveva appena messo al sicuro nel portafoglio le banconote ritirate allo sportello bancomat, prima di ricevere un abbraccio molesto da parte di una donna, del tutto sconosciuta, subito respinta. Il denaro era rimasto al suo posto, ma poco dopo un uomo vicentino si era accorto che gli era stato sfilato un prezioso orologio di marca Longines del valore di circa 10 mila euro.
A quel punto a un pensionato toscano di 78 anni, un ex amministratore in politica a Grosseto, non era rimasto che provare a rincorrere la ladra tra le vie di Rosà, sfuggita perchè attesa da un complice in auto poco lontano. E, infine, rivolgersi ai carabinieri della stazione locale. A distanza di circa 2 mesi da quel giorno – era il 1 settembre scorso – la presunta artefice del colpo è stata identificata: ha ora un nome e un volto e, soprattutto, una denuncia. Si tratta di una nomade, di fatto senza fissa dimora.
Della refurtiva, ovviamente, nemmeno l’ombra a distanza di oltre 60 giorni dall’evento illecito ma il proprietario gabbato con la nota tecnica dell’abbraccio avrà modo almeno di rivalersi in tribunale. Il “furto con destrezza” era avvenuto nel tragitto di pochi metri dallo sportello della banca al parcheggio dove aveva lasciato in sosta la sua auto. Le sue mosse erano osservate da vicino da una coppia di malviventi, con la donna, una 46enne italiana, ad attendere l’attimo propizio per gettarsi tra le braccia dell’inconsapevole vicentino. Che l’ha subito respinta, più volte secondo il racconto offerto ai militari, fino ad allontanarla.
In quei attimi concitati però l’abile manolesta si era già appropriata del Longines con cassa e cinturino in oro, desistendo dalle dimostrazioni gratuite di affetto tutto ad un tratto per poi dileguarsi in fretta e furia. Un margine di vantaggio di pochi secondi, prima che la vittima si rendesse conto del furto subito, sufficiente per dirigersi verso una vettura che lo attendeva. Grazie ai carabinieri e alla testimonianza di un passante che aveva annotato parte della targa del veicolo dei fuggitivi, le indagini hanno portato a risalire all’identità di una donna – O.C. le sue iniziali – sospetta, conosciuta dalle forze dell’ordine in quanto pluripregiudicata e nullafacente incallita.
Ora risulta denunciata a piede libero per il reato di furto aggravato con destrezza in concorso, dopo che nei giorni scorsa è stata protagonista di un inseguimento in auto in un fatto di cronaca distinto. L’episodio raccontato fa tornare alla memoria il drammatico epilogo che a Bassano del Grappa vide una giovane donna di 29 anni perire un incidente dopo una fuga in circostanze analoghe, dopo un tentato furto.