L’allarme rientra: il caso di encefalite non dovuto a Dengue
“In merito all’ipotesi di diagnosi di Febbre Dengue riferita da alcune testate giornaliste relativamente ad un paziente attualmente ricoverato nell’ospedale San Bassiano, gli esiti dei test di conferma pervenuti dal laboratorio di riferimento (microbiologia di Padova) evidenziano la negatività della ricerca molecolare su sangue, urine e saliva di Dengue virus, West nile virus, Usutu virus e TBE virus (meningoencefalite da zecche)”.
Parole che arrivano direttamente dall’azienda sanitaria a rassicurare su quello che sarebbe stato il primo episodio nel vicentino: rientra quindi l’allarme dopo che nei giorni scorsi si era diffusa la possibilità che un 50enne rosatese potesse aver contratto il pericoloso virus. Un allarme che aveva spinto anche la sindaca Elena Mezzalira a predicare prudenza in attesa di approfondimenti.
Approfondimenti che, per fortuna, sono arrivati con riscontri positivi: conseguentemente non risulta necessaria alcuna particolare iniziativa di disinfestazione come appunto ipotizzato inizialmente nel tentativo di scongiurare una diffusione nel vicinato prossimo alla residenza dell’uomo ricoverato.
Ed il paziente è attualmente ricoverato presso la Neurologia dell’ospedale San Bassiano, in condizioni stabili ed in via di miglioramento.