Licenziamenti alla Menghetti: fallito l’incontro in Regione. Natale amaro per 40 famiglie

La sede della Manghetti SpA a Rosà

Sarà un brutto Natale per 40 famiglie del Bassanese: è fallita infatti nel pomeriggio in Regione a Vanezia la mediazione sulla vertenza della Menghetti SpA di Rosà.

Oggi, 20 novembre, al terzo incontro presso l’Unità di Crisi in Regione e dopo i due incontri precedenti realizzati per cercare di trovare una soluzione alla vertenza che potesse essere il meno dannosa possibile per tutti, ma soprattutto per i lavoratori e le lavoratrici e nonostante il valore dell’incentivo portato al tavolo dall’azienda che non rispettava le aspettative di sindacati e dipendenti, alla fine, nonostante le premesse, è stata proprio l’azienda a tirarsi indietro.
Con fatica e sforzo la parte sindacale si era presentata al tavolo odierno con un elenco di nominativi che tenessero in considerazione la tipologia di esuberi richiesti, sia per reparti che per mansioni, nella procedura di licenziamento collettivo presentata dall’azienda il 6 settembre scorso, “ma neppure questo è bastato”, afferma la nota congiunta di Fiom Cgil e Uilm.

Per i sindacati la motivazione a questo no da parte dell’azienda è che, per quanto il numero di lavoratori disposti ad accettare l’offerta di uscita volontaria fosse congruo, le persone proposte non rispecchiavano le necessità della proprietà. così, dopo diversi tentativi dei funzionari di Veneto Lavoro Mandich e Bascetta per cercare di ridurre a più miti consigli l’azienda, questa ha deciso di cessare ogni trattativa per poter procedere unilateralmente con i licenziamenti.  In sostanza i sindacati affermano che la proprietà si è “ancorata” alla propria posizione, che pretende la presenza, all’interno della lista, almeno una quindicina di maestranze specifiche che, all’oggi, non sono disposte ad uscire con l’incentivo economico proposto dall’azienda.

“Oggi anche la Regione si è ritrovata impotente e basita di fronte alle posizioni della proprietà, come anche dichiarato nel loro comunicato rilasciato a chiusura del tavolo. Arrivati a questo punto, come sindacati, metteremo da subito in campo tutte le iniziative possibili e necessarie per fermare i 40 licenziamenti preannunciati dalla proprietà, vista l’impossibilità, per scelta aziendale, di procedere con la trattativa” hanno dichiarato Marco Distefano della Fiom di Vicenza e Alain Bortolini della Uilm di Vicenza.

La conferma della trattiva fallita con l’azienda – leader nella produzione di elettrodomestici e che occupa 194 dipendenti, oltre a 18 persone impiegate in staff leasing – viene anche dall’assessora regionale al lavoro, Valeria Mantovan. “Si chiude oggi con un mancato accordo la procedura per il licenziamento collettivo che ci aveva chiamati all’esame congiunto con le parti per i 40 esuberi dichiarati da Meneghetti. Una trattativa complessa che ci ha visto impegnati, anche con l’unità di crisi regionale.  Purtroppo – afferma Mantovan – oggi constatiamo che l’azienda ha chiuso alle soluzioni alternative prospettate dalla Regione che avrebbero invece ottenuto il parere positivo delle parti sindacali, la Fiom Cgil e la Uilm Uil, presenti al tavolo con i rappresentanti dei lavoratori. Siamo preoccupati per una situazione che, da domani, potrà far procedere l’azienda unilateralmente”. “Come Regione – conclude l’assessore Mantovan – auspichiamo la riapertura del dialogo e siamo pronti fin da domani ad agevolare di nuovo il confronto”.

Crisi Meneghetti, qualche spiraglio dopo l’incontro a Venezia con la mediazione della Regione