Long Covid, al via un progetto per la gestione della sindrome
Con il termine dell’emergenza sanitaria, l’amministrazione comunale di Rosà ha dato il via al progetto di gestione della sindrome da long covid per i cittadini affetti da questa nuova patologia. Il progetto poggia sui dati di contagio da Covid-19 forniti dall’Ulss 7 per il comune rosatese che – nei due anni di pandemia – ha colpito 4.600 cittadini con 97 ricoveri.
In un quadro statistico generale, circa nel 10-20% dei pazienti si manifesta il “Long-Haulers – portatori a lungo termine”– con la presenza di disturbi e segni clinici correlati alla sindrome più a lungo. I sintomi del Long Covid possono essere nuovi, ricorrenti o persistenti; i comuni sono: indolenzimento muscolare, spossatezza, difficoltà di concentrazione e fame d’aria. Ed è per dare sostegno a queste persone che il Comune ha deciso di avviare una progettualità innovativa per la gestione della sindrome con il supporto dello studio rosatese di fisioterapia FISIOLAB 8.14 srl.
In ambienti idonei e materiale messo a disposizione dal Comune (quali tappetini ed attrezzi ginnici), lo staff del centro fisioterapico attiverà un percorso che prevede una completa valutazione iniziale (incontro individuale con screening per ESPS e cardiaco, limitazioni funzionali, desaturazione da sforzo, disautomia e intolleranza ortostatica), il trattamento con sedute settimanali di gruppo in palestra per circa 6/9 settimane con esercizi di respirazione e tecniche di pacing, la tenuta di un diario giornaliero, lo screening e la rivalutazione finale. Sarà lo stesso staff a valutare ulteriori interventi al termine del percorso.
Concordando con il centro un prezzo calmierato inferiore al listino, l’amministrazione interverrà facendosi carico dei costi, chiedendo ai pazienti un contributo una-tantum. «Con questo progetto – spiega l’assessore si servizi sociali, Elena Mezzalira – vogliamo essere vicini concretamente alle persone colpite dalla sindrome da Long covid dando loro modo di avviare un percorso di guarigione. Prevediamo che la proposta possa coinvolgere circa 10-12 persone ma siamo disposti a valutare ulteriori interventi. La pandemia ha colpito noi tutti, persone e tessuto economico, ma se da una parte vediamo la luce in fondo al tunnel dall’altra non possiamo abbassare la guardia, proseguendo sulla strada di dare risposte e sostegno a chi ne ha bisogno.»