Nervosismo fuori luogo al controllo in strada: il passeggero nascondeva della cocaina
Due uomini di origini africane sono stati fermati ieri pomeriggio ad un controllo sulla strada a Rossano Veneto, con i carabinieri bassanesi abili ad approfondire gli accertamenti dopo aver notato uno stato di ansia fuori luogo da parte di uno dei due occupanti una vettura di marca Audi.
Si trattava del passeggero, un 51enne di nazionalità senegalese, che una volta perquisito è stato trovato in possesso di alcuni grammi di sostanza illecita – cocaina in questo caso – e quindi posto subito in arresto in attesa di proseguire l’indagini presso la sua dimora. Si tratta di Amadou Deme, sul quale saranno approfondite le indagini per risalire alla filiera della droga giunta in suo possesso, e anche ai destinatari.
A porre in campo il servizio di controllo delle strade a Bassano del Grappa e hinterland e di contrasto allo spaccio di stupefacenti erano ieri le pattuglie della Radiomobile e della stazione di Romano d’Ezzelino. Il segnale di altolà è stato mostrato al conducente della macchina il cui guidatore, di 46 anni, alla vista delle gazzelle dell’Arma a Rossano, aveva bruscamente rallentato la marcia tentando un’inversione e suscitando quindi la maggiore curiosità da parte dei militari “allenati” a cogliere le condotte sospette anche in lontananza.
Al volante il primo dei due connazionali ai quali sono stati richiesti i documenti, di 46 anni, uscito comunque “pulito” dal controllo stradale. Lo stesso non sia può dire dell’amico seduto al suo fianco, il quale aveva probabilmente appena lasciato un piccolo involucro sul sedile del lato passeggero, contenente 0,7 grammi di cocaina. Tra i vestiti, poi, durante la perquisizione personale, ne sono saltata fuori altre sei dosi per un peso complessivo di circa 6 grammi.
La terza e ultima perquisizione della giornata si è conclusa durante la serata, in ambito stavolta domiciliare a carico del 51enne di cui è stato disposto l’arresto in flagranza di reato. La stessa ha permesso il rinvenimento di materiale atto al confezionamento dello stupefacente, un ulteriore indizio che lo stupefacente già sequestrato fosse destinato all’attività di spaccio piuttosto che all’uso personale. Il cittadino senegalese è stato tradotto agli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida.