Il grazie di “Casa San Francesco” a Giovanni Guidolin, commercialista con la passione per la vela
Un dolore grande ha colpito una famiglia e quanti, da dieci anni a questa parte, gravitano intorno e rendono una realtà densa di amore verso il prossimo l’Associazione Sociale San Francesco: un luogo di accoglienza, di inclusività, di socializzazione e d’incontro, ma anche di attivazione di abilità residue e, non ultimo, sostegno a genitori di figli con disabilità. Una realtà le cui radici risalgono al 2014 e i cui rami continuano a crescere grazie all’opera di Giovanni Guidolin e di altri “cuori buoni”. Il 79enne di Tezze sul Brenta, persona conosciuta nel Bassanese per l’attività professionale di dottore commercialista, è morto nella notte tra sabato e domenica in casa attorniato dagli affetti più cari, a seguito di una grave malattia che era emersa a fine primavera scorsa.
Sin dagli albori è stato tra i fondatori dell’associazione di volontariato sociale, portando la propria esperienza diretta di genitore di un figlio bisognoso di un approccio “speciale”. Inoltre mettendo a disposizione le conoscenze tecniche nel dietro le quinte, con la massima riservatezza che lo caratterizzava. Ogni passo è stato compiuto insieme alla moglie Manuela Pandin, alla fondazione e tutt’oggi nel ruolo presidente dell’ente di solidarietà. Ad associarsi al lutto si annoverano tanti amici velisti di Guidolin, abile tra le onde con le barche a vela, la sua grande passione sportiva, tanto da vederlo anche vincitore allacelebre “Barcolana” di Trieste e al via in altre regate.
La notizia dell’addio a “Gianni”, tra coloro che frequentano il centro diurno semiresidenziale – di recente ha festeggiato i due anni dall’apertura della Casa ospitata negli spazi messi a disposizione dalle Suore della Provvidenza di Belvedere – ha chiaramente rattristato tutti coloro che hanno serbato solo fino a ieri la speranza di ritrovarlo tra i “suoi” ragazzi, di ogni età, insieme forza motrice e destinatari primi di azioni concrete giornaliere per contribuire a rendere più vivibile la quotidianità offrendo loro stimoli e aiuto. Tante le testimonianze di affetto e stima che giungono ininterrottamente a Manuela e ai figli Alessandro e Francesco. Tra queste quella dell’assessore veneto alla Sanità, la vicentina Manuela Lanzarin, che conosce non solo da oggi l’attività della Cooperativa e della Casa entrambe intitolate a San Francesco e che si ispirano all’esempio del frate di Assisi. Altre ne arriveranno questa sera al ritrovo in preghiera per il rosario alle 20 nella chiesa di Belvedere, e domani alle 15 per le esequie, nella stessa casa sacra a Dio.
“Mio marito Giovanni è stato fondamentale nella storia dell’associazione – confida Manuela Pandin nel giorno di vigilia del funerale -, occupandosi con scrupolosità di tutta quella parte amministrativa e burocratica, da puro e silenzioso volontario, che ha permesso l’istituzione dell’associazione e della cooperativa. Chi lo conosceva sa benissimo che persona era, e me ne rendo conto ancor più oggi ricevendo tanti messaggi di stima. Una persona altruista prima di tutto, per suo modo d’essere, meticolosa e precisa in ogni cosa che faceva, che ha sempre aiutato tutti senza mai pretendere nemmeno un grazie e senza voler mai apparire”.
“Nato in terra, nato in cielo“, si legge nell’epigrafe pubblica che ha annunciato la morte di un uomo che fino alla fine ha seguito le orme simboliche lasciate San Francesco, e che si è fatto apprezzare nel corso della sua vita per qualità umane prima di tutto. Un impegno costante nel sociale quello che ha abbracciato Giovanni Guidolin, dal 2020 Consigliere provinciale del Centro di Servizi per il Volontariato di Vicenza – al secondo mandato in corso – e che è stato presidente della Compagnia Teatrale “Mercante di Sorrisi”, tra le iniziative a finalità sociali a cui ha preso parte nella sua vita. Al termine della cerimonia solenne di domani il feretro sarà trasferito per il riposo eterno nel cimitero di Stroppari, frazione di Tezze sul Brenta.