Rubavano nelle aziende usando anche una Panda sottratta a Tomba: arrestati in tre
Furto aggravato in azienda e ricettazione. Con queste accuse i Carabinieri di Bassano hanno arrestato in flagranza di reato tre persone di nazionalità romena. Le indagini erano iniziate un mese e mezzo fa, dopo la segnalazione, da parte di un cittadino, di un’auto sospetta parcheggiata a Tezze sul Brenta.
L’autovettura, poi risultata rubata, ha permesso ai militari dell’Arma di ricostruire i movimenti ed il modus operandi di una vera e propria banda di predoni dedita ai furti di auto che venivano poi utilizzate per furti presso le aziende: la merce rubata veniva poi impacchettata e spedita in Romania per la successiva vendita.
Il cerchio attorno alla banda si è stretto nella notte fra il 18 ed il 19 novembre, quando un imponente dispositivo dei Carabinieri di Bassano ha dato materialmente la caccia ai malviventi, che erano a bordo di un Fiat Ducato rubato pochi giorni prima a San Nazario e di una Fiat Panda rubata il 7 novembre a San Lazzaro di Savena nientemeno che al campione del mondo di sci Alberto Tomba.
Applicando tecniche avanzate di indagine e di pedinamento, i Carabinieri hanno assistito da posizione di sicurezza alla commissione di due furti, rispettivamente nelle ditte Dissegna di Romano d’Ezzelino e Tosin Group di Stroppari di Tezze sul Brenta, attendendo l’occasione propizia per intervenire. Cosa avvenuta intorno all’una di mattina, quando i malviventi sono tornati al loro “campo base” proprio a Tezze. Il “deposito” della merce rubata era infatti un garage in via Lazzaretto 14. L’intervento veloce dei Carabinieri ha permesso così di bloccare i tre componenti della banda, tuttu e tre rumeni sia per nascita che per residenza: Dimitriu Marius Dorel, 32 anni; Dimitrascu Cornel, 32 anni; Tulea Valentin, di 27 anni. Tutti e tre sono in Italia senza fissa dimora e senza precedenti penali.
All’interno del garage i militari hanno trovato, insieme alla refurtiva della notte, materiale di ogni genere (dalle biciclette ai computer, da un generatore di corrente a sanitari) per un valore di almeno 60 mila euro, materiale che sarà ora restituito ai rispettivi proprietari, così come i veicoli rubati.
Per le forze dell’ordine il terzetto (arrestato per furto e sottoposto a fermo per ricettazione e ora in carcere a Vicenza in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria), insieme ad altri malviventi in corso di identificazione potrebbe essere responsabile di almeno dieci furti commessi in tutto il Veneto e non si esclude anche fuori regione.