Truffa del “falso avvocato” per 10 mila euro: arrestato napoletano
Continua l’attività di contrasto alle truffe agli anziani dei carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa nell’ambito dell’operazione “Fake Cops”. Il nucleo operativo e radiomobile della compagnia è riuscito infatti a provare la responsabilità di Fabio Sepe – 40 anni, pregiudicato napoletano – in tre episodi di estorsione e truffa aggravata. L’uomo è ritenuto anche l’autore di un altro tentativo non andato a segno grazie la pronta reazione della persona anziana coinvolta, che ha allertato il 112 senza farsi ingannare.
Nei tre episodi, avvenuti tutti a Bassano del Grappa, Sepe fingendosi avvocato si è fatto consegnare da un anziano il denaro dopo essersi presentato al telefono come un operatore delle forze dell’ordine.
Il primo episodio era avvenuto il 23 gennaio scorso, la vittima è stata un ignaro 79enne che gli ha consegnato quasi 8000 euro in contanti; il secondo episodio è avvenuto pochi giorni dopo, la mattina del 29 gennaio, con bottino di oro e contanti per oltre 1500 euro a danno di un 81enne; nella stessa mattinata è avvenuta il terzo episodio, con oltre 2000 euro in contanti sottratti ad una 85enne.
La tecnica dei malviventi prevede sempre una telefonata in cui all’anziano o all’anziana viene prospettato un gravissimo sinistro stradale in cui uno stretto congiunto ha una responsabilità tale da farlo finire in carcere, a meno che non venga pagata una considerevole somma di denaro “per pagare un avvocato che lo tiri fuori dai guai”, un avvocato che si presenterà presso l’abitazione appena chiusa la conversazione. Tre episodi simili in cui il pluripregiudicato ha approfittato della buona fede di anziani per impadronirsi di denaro e monili per oltre 10 mila euro.
Al momento i carabinieri di Bassano non hanno accertati legami diretti di Sepe con gli altri arrestati nell’ambito dell’indagine “Fake Cops”, le cui attività continuano a tutto campo per debellare il fenomeno. Sepe è stato arrestato a Casalnuovo di Napoli dai militari bassanesi grazie al supporto dei colleghi di Castello di Cisterna e sottoposto alla detenzione domiciliare con braccialetto elettronico.
Le numerose attività di informazione a favore delle fasce più deboli svolte dai carabinieri pare però comincino a dare frutti, con segnalazioni sempre più numerose al 112 in caso di persone sospette che cercano di stabilire un contatto o si aggirano per il proprio quartiere: attraverso incontri serali con la popolazione e attività di informazione nei luoghi frequentati dagli anziani, oltre alla consueta disponibilità di tutti i carabinieri in servizio.
“L’appello – sottolinea il comandante della compagnia bassanese, Adriano Fabio Castellari – rimane sempre lo stesso. Nessun appartenente alle forze dell’ordine o altro ente può chiedere denaro contante o altri beni per qualunque motivo. Non fate entrare sconosciuti in casa ed in ogni caso di dubbio chiamate tempestivamente i numeri di emergenza per richiedere aiuto presso il vostro domicilio. Se siete stati vittima di episodi simili contattate la stazione carabinieri di competenza per sporgere denuncia e consentirci di assicurare i malviventi alla giustizia”.