Ulss 7, il servizio di contact tracing (finalmente) si rafforza a Thiene e Bassano
Grazie alla riorganizzazione interna di spazi e personale e ai rinforzi neoassunti il servizio di contact tracing dell’Ulss 7 Pedemontana mette in campo nuove forze per adeguarsi all’impennata di casi di coronavirus in atto. L’obiettivo è quello di “rincorrere” e limitare il contagio galoppante a partire dalla comparsa della variante Omicron, con il Covid-19 che in questi giorni vede coinvolti poco meno di 20 mila utenti positivi al tampone nel solo bacino gestito dall’azienda sanitaria (circa il doppio nell’intera provincia vicentina).
Da molte settimane il numero di nuovi positivi giornalieri nel territorio della Pedemontana è superiore a 1.200 casi quotidiani in media. L’attività di tracciamento e gestione dei casi positivi e dei contatti stretti a rischio rimane cruciale per il contenimento della diffusione del contagio ma anche come servizio informativo per fornire indicazioni rispetto alle modalità di isolamento e di quarantena oltre che per determinare la guarigione a seguito di tampone negativo e la conseguente generazione del Green Pass a cura del Ministero della Salute.
“Considerando l’elevatissimo numero di soggetti positivi – spiega il direttore generale Carlo Bramezza – l’attività fortemente supportata anche dai medici di base e pediatri di libera di scelta ha progressivamente accumulato un arretrato che è necessario recuperare in tempi brevi. In particolare è urgente definire la guarigione al termine dell’isolamento per permettere un ritorno alla vita sociale”. Per far questo l’azienda Ulss 7 ha razionalizzato e potenziato il contact tracing concentrando gli operatori che svolgono queste mansioni in un ambiente unico specificamente dedicato, presso l’ospedale San Bassiano e presso il Centro Sanitario Polifunzionale di Thiene. Complessivamente sono 40 le postazioni di lavoro dedicate agli operatori.
“In questo modo l’attività potrà essere migliorata rapidamente attraverso un percorso di standardizzazione e di efficientamento. Tantissimi utenti debbono essere contattati perché sono diventati positivi o perché hanno avuto un contatto stretto con persone positive, il numero cresce di giorno in giorno pertanto si è resa necessaria una riorganizzazione del servizio attraverso il potenziamento dello stesso con nuovo personale e la dislocazione logistica in due uniche sedi dove i nostri operatori saranno in grado più agevolmente di contattare le persone interessate”.
Non solo privati cittadini, ma anche istituti scolastici e imprese fanno riferimento a questi numeri per ricevere assistenza. “La situazione evolve di giorno in giorno – conclude Bramezza – soprattutto nelle scuole ma anche nelle aziende private che abbisognano di risposte certe in tempi celeri, l’obiettivo di questa riorganizzazione va in questa direzione, considerando anche che la normativa relativa, in questi mesi, è cambiata spesso creando confusione nei confronti dell’utenza”.