Ulss 7, passaggio di testimone ai Servizi Socio-Sanitari: in pensione Corò, Frezza nuovo direttore
Primo giorno di lavoro domani per Eddi Frezza, ultimo per la dottoressa Alessandra Corò, nel delicato quanto impegnativo ruolo di direttore unico dei Servizi Socio-Sanitari in seno all’azienda Ulss 7 Pedemontana. Dopo 42 anni di carriera pubblica e ininterrotta nella sanità pubblica è arrivato dunque il pensionamento per la stimata dirigente medico che ha tenuto in mano le redini di un settore nevralgico nel corso del “ciclone” Covid-19.
Un avvicendamento che del resto era stato anticipato di recente, nel corso della periodica Conferenza dei Sindaci, in occasione della presentazione del nuovo Piano di Zona per il periodo 2023-2025 (approvato all’unanimità).
Per la successione è stato scelto il 49enne Eddi Frezza, in precedenza Direttore dell’Unità Operativa Complessa in Direzione Amministrativa Territoriale. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Trieste, il dirigente vanta una carriera di rispetto come manager in area pubblica, sia per corsi di studi esperienze professionali. A salutare con la dovuta gratitudine la dirigente uscente e, contestualmente, ad accogliere il subentrante, è in questi giorni il direttore generale di Ulss 7 Carlo Bramezza, all’indomani dell’ok ricevuto dall’assemblea dei primi cittadini afferenti al vasto bacino pedemontano.
LE DICHIARAZIONI. “Proprio l’approvazione all’unanimità del documento strategico, che riassume i bisogni, le risorse e gli indirizzi per la gestione dei servizi socio-sanitari nel prossimo triennio, rappresenta una dimostrazione della professionalità e dell’impegno con cui la dott.ssa Corò ha lavorato nella nostra azienda – sottolinea -, contribuendo a costruire un’assistenza territoriale di qualità, efficiente nell’utilizzo delle risorse e sensibile ai bisogni, adottando un modello nel quale come direzione crediamo molto: l’ascolto di tutte le parti e il confronto costruttivo nell’unico interesse dei cittadini. Voglio ringraziare la dott.ssa Corò per il contributo che ha portato alla crescita dei servizi territoriali nella nostra azienda nei diversi ruoli che ha ricoperto durante la sua carriera”.
“Ho trascorso 42 anni di lavoro sempre nei servizi socio-sanitari – commenta la stessa prima del commiato dal lavoro la dottoressa -: iniziai a Bassano, poi ho lavorato in Regione e in altre Ulss, ma sempre in questo ambito. Sono felice quindi di concludere la mia carriera lavorativa a Bassano, dove iniziai, con un incarico di Direttore dei Servizi Socio-Sanitari che è coerente con tutta la mia carriera. Sono stati anni di lavoro pieni di soddisfazioni, anche se non sono mancati i periodi complessi, non ultimo quello della pandemia, che ha visto comunque una grande unità tra servizi sanitari e socio-sanitari e tra ospedali e territorio. Un grande valore aggiunto è stato certamente il rapporto con le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato e agli altri soggetti di un territorio che è ricco di risorse: da tutti ho ricevuto un grande supporto e con loro ho cercato di condividere progetti e iniziative. Sono felice di concludere con l’approvazione all’unanimità del Piano di Zona, convalidando così il lavoro portato avanti nell’ultimo anno con gli altri protagonisti del territorio”.
“Da quasi vent’anni – spiega Frezza alle prime parole ufficiali da direttore designato – opero nel settore socio-sanitario in realtà pubbliche e private tra la provincia di Treviso e Venezia. Da dirigente pubblico ho diretto Centri di Servizi oltre scuole dell’infanzia e centro diurni valorizzando le competenze acquisite con la formazione giuridica e il master in gestione manageriale. Da un anno a questa parte ho scelto di continuare il percorso professionale mettendomi in gioco in una realtà diversa. Sono ben consapevole della responsabilità di questo incarico: si tratta di coordinare servizi essenziali per garantire la prossimità e la facilità di accesso per i cittadini e allo stesso tempo offrire risposte efficaci alle situazioni di particolare fragilità. Continueremo a lavorare in questa direzione attraverso il metodo del confronto e un dialogo costante con i sindaci e con le realtà rappresentative del territorio”.