Accoltella al collo il vicino in contrada: ferita non mortale per due cm. Arrestato 69enne
E’ pienamente cosciente e ormai fuori pericolo di vita Maurizio Primon, 64enne residente a Valbrenta rimasto vittima sabato di un’aggressione violenta, portata nei suoi confronti da un vicino di casa armato di coltello da cucina. Ricoverato d’urgenza in codice rosso nel pomeriggio del 6 maggio, è stato medicato ai tagli riportati dopo i fendenti inferti da un 69enne vicino di casa.
Il nome del presunto aggressore, rimasto sotto riserbo nelle ore successive al grave fatto di cronaca che solo per pochi centimetri non ha provocato la morte per dissanguamento della persona aggredita, è Carlo Bianchin, come riporta un servizio del Giornale di Vicenza. Si tratta di un 69enne, anche lui con domicilio in località Valgadena, nella stessa contrada dove vive Primon.
Questi si trova da sabato sera in una cella del carcere di San Pion X a Vicenza, dopo che i Carabinieri della Compagnia di Bassano lo hanno rintracciato e catturato. Sarà imputato con ogni probabilità del grave capo d’accusa grave di tentato omicidio, visto che le sue pugnalate inferte potevano uccidere. Secondo quanto emerso, infatti, una di queste è andata a segno al collo, sfiorando la carotide per un paio di centimetri.
Ci sarebbero più testimoni della vicenda, avvenuta nel primo pomeriggio di sabato dopo un pranzo conviviale. Alcuni tra i presenti sarebbero intervenuti per disarmare del coltello dal cucina il 69enne fuori controllo, poi fuggito in auto e intercettato dai militari dell’Arma. Nel frattempo l’accoltellato veniva soccorso dal 118 e trasferito d’urgenza in ambulanza nel polo sanitario più vicino, dopo aver tamponato le emorragie sul posto a braccia e collo.
In attesa della precisa ricostruzione dei fatti e dei momenti concitati che hanno portato al ferimento del 64enne e al successivo arresto del suo assalitore, è trapelato che a monte i rapporti tra i due vicini di casa non erano sereni. Problemi di vicinato e mala sopportazione reciproca avrebbero acuito nel tempo la situazione di tensione, fino al pomeriggio di sabato. La classica “goccia” che ha ha fatto traboccare il vaso deriverebbe da problematiche di posti auto in parcheggio negli spazi disponibili nella “corte”.