Virus e restrizioni non scoraggiano lo spaccio. Due pregiudicati agli arresti domiciliari
Visto che lo spaccio di droga non rappresenta affatto un “comprovato motivo” nè di sussistenza nè di lavoro, oltre all’arresto in flagranza di reato in due si sono beccati anche la denuncia per mancato rispetto dei provvedimenti straordinari per il contenimento della diffusione del coronavirus. Guai che dunque raddoppiano per questi volti noti alle forze dell’ordine, vale a dire per un 43enne di nazionalità marocchina – Mohamed Zraibi il suo nome completo – e un 31enne albanese – Eljon Laci -, osservati dai militari dell’Arma di Bassano mentre si scambiavano qualcosa in maniera furtiva, in spazi aperti. Si trattava di cocaina, come accertato in seguito, per un peso di 50 grammi e un valore di 3/4 migliaia di euro sul mercato illecito dello spaccio.
La sostanza illecita è stata ritrovata in possesso del marocchino, che ne ha ammesso la disponibilità dopo averla ricevuta dal più giovane albanese, confermando quanto si era osservato nel corso dei pedinamenti mirati dei carabinieri. Il ritrovamento della quantità non trascurabile di droga ha fatto scattare la perquisizione domiciliare in casa di ciascuno dei due fermati, che possedevano rispettivamente 500 e 5.500 euro ritenuti proventi dei traffici illeciti.
Nell’abitazione del 31enne, inoltre, sequestrate anche modiche disponibilità di hashish, bilancini di precisione e quanto necessario al confezionamento di dosi da rivendere ai consumatori di “neve” di Bassano e dintorni. Nonostante la flagranza, entrambi sono stati ricondotti presso le loro dimore dove si trovano ora in regime di arresti domiciliari. Nel contempo, visto che si trovavano fuori dalle loro residenze, sono stati denunciati anche per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, in relazione al virus Covid-19. Questi malviventi, è evidente, non si preoccupavano di mantenere intonsa la propria fedina penale, trattandosi di due noti pregiudicati. E meno ancora della salute pubblica.