Rubano quattro televisori al centro shopping “Grifone”. Riconosciuti tre mesi dopo
Una banda di ladri di elettrodomestici composta da due donne e un uomo è stata scoperta dai carabinieri di Bassano del Grappa, che ha fatto scattare tre denunce per furto aggravato in concorso. I fatti di cronaca risalgono allo scorso mese di novembre 2019, quando quando il personale di sicurezza del centro commerciale “Il Grifone Shopping Center” chiesero l’intervento delle forze dell’ordine dopo che quattro televisori di ultima generazione vennero asportati dalle scaffali, per un valore commerciale di circa 3 mila euro. Dopo aver caricato indisturbati le tv in un’auto, i tre malviventi si erano dileguati in barba agli addetti alla vigilanza, ma sotto lo sguardo elettronico delle telecamere di sorveglianza.
Proprio il minuzioso studio dei dettagli presenti nel filmato, associato alle testimonianze raccolte da parte di sorveglianti, addetti alle vendite e di alcuni clienti collaborativi, ha permesso ai militari dell’Arma di risalire all’identità dei componenti del gruppetto di malfattori. Tutti di cittadinanza italiana, anche se la residenza non è stata resa nota stavolta dai carabinieri del comando bassanese. L’area commerciale bassanese di via Capitelvecchio, infatti, è sotto stretto controllo da parte di circuiti di videoripresa.
Vari e circostanziati elementi hanno portato le indagini in direzione di F.S., 37enne pluripregiudicata per reati specifici, e successivamente dei due complici: una seconda donna (F.D., di 30 anni) e dell’unico maschio del terzetto, B.F., 52enne. Anche gli altri due nominativi, raggiunti dalla denuncia dopo le prima indagini concentrate sulla prima donna, risultano entrambi già gravati di precedenti reati loro contestati. A confortare la “pista” altri elementi utili non meglio specificati riscontrati nel corso delle perquisizioni domiciliari.
I militari dell’Arma sono convinti che i tre rappresentino i responsabili del furto dei quattro apparecchi tecnologici, e le prove a supporto sarebbero schiaccianti, a distanza di quasi tre mesi dal furto multiplo. I tre, però, rimangono a piede libero fino al processo, mentre della refurtiva non è stata trovata traccia: troppo il temo trascorso dall’effettiva sottrazione indebita, con l’ipotesi più probabile che la merce sia stata rivenduta attraverso qualche piattaforma on line.