Arte e dintorni – Alla scoperta del gioiello di Villa Ghislanzoni Curti a Bertesina
Bertesina. Loco ameno ai confini orientali della città di Vicenza, perfetto per la vita in villa. Accanto alla più nota Villa Gazzotti Marcello Curti, opera di Palladio, si può ammirare anche Villa Ghislanzoni Curti. A Chiara Pesavento, guida turistica di Vicenza nota per i suoi itinerari originali, abbiamo chiesto di introdurci alla conoscenza della villa.
Chiara, quando fu costruita questa villa?
“Le notizie riguardanti la costruzione della villa sono piuttosto scarse, nonostante sia appartenuta ai Chiericati, primi proprietari del fondo. Grazie alle ricerche condotte dal professor Giorgio Ceraso, è stato possibile delineare le fasi salienti della storia costruttiva. Fin dal 1502 sono documentati in questo appezzamento di terra alcuni ‘doviziosi castel’ dei Chiericati, rappresentanti della nobiltà vicentina che, alla metà del secolo, scelsero Palladio almeno in un paio di occasioni: Girolamo Chiericati si rivolge al celebre architetto per la riedificazione del proprio palazzo di città, l’attuale Pinacoteca di Vicenza, mentre il fratello Giovanni gli commissiona il progetto per villa Chiericati a Vancimuglio”.
Quindi c’è l’ombra di Palladio che si aggira tra le stanze della villa?
“In realtà sembra che Palladio non sia stato coinvolto in questa proprietà, anche se era impegnato nelle altre due fabbriche dei Chiericati. Poi nel 1560, per ragioni a noi sconosciute, Valerio Chiericati, figlio di Girolamo, cede la proprietà di Bertesina ai Ghislanzoni del Barco, nobili di origine lombarda che decisero di trasferirsi a Venezia e acquistarono la proprietà dei Chiericati a Vicenza per adibirla alla coltura di cereali e riso, in questo luogo ameno per la villeggiatura e irrorato dalle limpide acque del fiume Tribollo per sostenere le attività agricole”.
Lasciando i fasti del Cinquecento, la villa che vediamo oggi è frutto però di un intervento successivo, giusto?
“Da un punto di vista architettonico, l’aspetto attuale della villa si deve ad un restauro promosso dai Ghislanzoni nel 1764. Non si conosce con certezza il nome dell’architetto, anche se comunemente il progetto è attribuito ad Antonio Gaidon, architetto bassanese vissuto a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Sul fianco sinistro della facciata si sviluppa la barchessa, rimaneggiata dai Ghislanzoni, mentre sull’ala destra si apre la meravigliosa serra dei primi del novecento, che conserva al suo interno un esemplare enorme di “ficus repens”. I tre portoni di ingresso al parco sono impreziositi da statue che rappresentano eroi della mitologia greca scolpiti dalla bottega di G.B. Bendazzoli. Sul limitare della proprietà, una torre colombara introduce ad un magnifico Parco Storico di tre ettari dove svettano cipressi, il viale dei càrpani già presente nelle mappe napoleoniche, faggi rossi, due sofore gemelle con la tipica chioma ad ombrello, piante tropicali e molto altro ancora”.
E nell’Ottocento c’è un nuovo avvicendamento di proprietà.
“Esatto. Nel 1864 la proprietà passa alla famiglia Curti, che ancora oggi la custodisce con impegno e dedizione. Anche i Curti sono di origine lombarda: un ramo della famiglia si trasferì a Venezia e acquisì ingenti ricchezze grazie al commercio di carni provenienti dall’Ungheria e dalla Croazia, dove possedevano feudi ottenuti dall’Impero austriaco in compensazione di alcuni crediti. Nel XVII secolo, in occasione della guerra di Morea, i Curti contribuirono a finanziare le spese militari di Venezia con 100 mila ducati d’oro e, per ricompensa, vennero iscritti nel libro d’oro della nobiltà veneziana”.
Di recente, invece, la villa è stata oggetto di un nuovo interesse da parte degli storici. Perchè?
“La scoperta pìù incredibile legata alle vicende della villa riguarda un vecchio baule contenente più di 1200 lettere scritte tra il 1914 e il 1919 da Ausonia Curti, residente in villa durante la prima guerra mondiale, e il futuro marito Giuseppe Tonini. Il loro amore era contrastato per la differenza sociale tra le due famiglie e si inquadra nel contesto della Grande Guerra combattuta sulle nostre montagne. Il baule è entrato nel patrimonio di Maria Ausonia Saccarello, nipote dei due protagonisti della nostra storia, la quale ha pensato di pubblicare il carteggio per far conoscere questa commovente storia d’amore. Recentemente, sulla scia dei fatti narrati, l’attore e registra Edoardo Billato ha scritto una sceneggiatura ad hoc per riscoprire la storia di Ausonia e Giuseppe nel corso di una visita guidata, che mi vede quale parte attiva per un verso, e teatralizzata dallo stesso Billato, dalle attrici professioniste Martina Angela Quaranta e Maura Fundone. Si tratta di una modalità sperimentale che vede l’interazione tra guida turistica e attori con l’obiettivo di far sentire il pubblico più vicino e partecipe rispetto ai temi trattati. Lo spettacolo si intitola “Benissimo, sempre” e verrà replicato per quest’estate l’11 luglio e il 4 settembre alle ore 20,30 in occasione di due aperture straordinarie della villa. La prenotazione è obbligatoria tramite mail a centroculturaleap@gmail.com”.
Domanda di rito: leggende o curiosità attorno alla villa?
“La villa è stata teatro di importanti fatti storici. Per esempio, una lapide apposta all’ingresso principale ricorda l’arrivo del re Vittorio Emanuele il 05 maggio 1918, mentre si trovava di passaggio in città con la Brigata Piemonte. Per celebrare l’evento, venne organizzata una cerimonia con tanto di messa in onore del sovrano e furono invitati i cittadini più in vista della città, dal sindaco, al vescovo, alle autorità istituzionali. Altra curiosità riguarda lo spazio antistante alla serra, dove svetta una magnolia piantata nel 1890 come regalo di nozze in occasione del matrimonio di Domenico Curti. Sicuramente un regalo molto originale per l’epoca!”.
Nel ringraziarti per questa breve intervista, concludo chiedendoti le indicazioni per poter visitare Villa Ghislanzoni Curti a Bertesina e se ci sono eventi in calendario per questa estate 2024.
“La villa apre su richiesta, per tutte le informazioni consiglio di collegarsi al sito villaghislanzoni.it. Non tutti sanno che la villa offre anche il servizio di pernottamento con prima colazione, grazie ad importanti interventi di riqualificazione che hanno reso possibile ricavare sette appartamenti in questa oasi di puro relax a due passi dalla città. Anche in questo caso, suggerisco di visitare il sito della villa per ulteriori informazioni”.