Arte e dintorni – Fino al 30 giugno Henri de Toulouse-Lautrec a Rovigo a Palazzo Roverella

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Palazzo Roverella a Rovigo ospita fino a fine giugno un’interessante mostra dedicata all’artista francese tra i più rappresentativi della Parigi dell’Ottocento: Henri de Toulouse-Lautrec.

Aristocratico, genio divergente, con un corpo che lo ha tradito in gioventù e una mente che lo ha esaltato durante tutta la sua breve vita, dotato di uno stile modaiolo e raffinatissimo, il Conte Henri (1864-1901) ha assecondato la sua indole eccentrica e ha testimoniato con la sua opera le luci acide della Ville Lumière, il divertimento e la vita ai confini della notte, diventando uno degli interpreti più vivaci e anticonformisti della Belle Époque parigina. Anche se l’artista è noto per essere uno dei più importanti creatori di manifesti, il pregio dell’esposizione è quello di illustrare l’intera attività di Toulouse-Lautrec, attraverso una sessantina di sue opere autografe che dialogano con altre di numerosi colleghi artisti, letterati e pittori suoi amici (per un totale di 200 esposte).

Le sale, allestite tra dipinti, libri e oggetti, evocano la vivacità della scena artistica parigina.
Nella prima stanza vediamo i contributi degli artisti italiani che vissero a Parigi, de Nittis Zandomeneghi, a cui si aggiunge Degas, tutti amici del Conte, immettendo subito il visitatore nel clima culturale eterogeneo e effervescente della città.
Il ruolo del teatro, degli spettacoli e della mondanità viene affidato alla seconda sezione: il rito della società del tempo viene illustrato da pittori noti e meno noti, tutti amici del Conte, con dipinti che rievocano tutta la magia di quegli anni.
Il soggetto preferito e d’affezione di Toulouse Lautrec sono le donne – prostitute, cantanti e ballerine, vedette della ribalta – accarezzate dal suo sguardo sempre con profonda umanità.

Le sezioni successive illustrano i momenti cruciali che visse l’ambiente artistico parigino in cui operava il Conte, inserendo la sua opera in un contesto fatto di relazioni e stimoli variegati. La sezione “Parigi 1885-1900” fa rivivere la città dei locali notturni dalla fama immortale, dei cafés trasgressivi e dei cenacoli intellettuali; nella sezione dedicata agli amici, troviamo una carrellata di ritratti di letterati e artisti. Tra tutti, il tocco penetrante e unico di Toulouse Lautrec emerge nitido e fragrante, e dimostra che l’artista fu un perspicace ritrattista, dote che gli era unanimemente riconosciuta dai suoi contemporanei.
Gustosa la parete delle Caricature dove sono esposti quadretti con il profilo inconfondibile del Conte, disegnate dagli amici, tratteggiati senza pietà ma venati di umorismo e d’affetto.
Scenografica è l’ampia sala che suggerisce la fascinazione dei paradisi artificiali, ovvero la potenza seduttiva dell’assenzio, con il rito della bevanda più famosa del secolo. I grandi quadri simbolisti rendono visibile, con maliarde ammantate di veli, il soprannome della bevanda “Fatina verde”, colei che oscura il pensiero, e alternativamente inebetisce o rende euforici.

Le sale al termine del percorso accendono i riflettori, con un brillante colore rosso ad effetto, sull’attività di Toulouse-Lautrec nel campo dei manifesti pubblicitari, di cui è considerato uno degli storici inventori. Oltre alle più celebri Affiches, vengono esposti dipinti e disegni preparatori dell’artista, affiancandoli in un rapporto dialettico ai lavori dei numerosi altri artisti che negli stessi anni spesso affrontano le medesime tematiche.
L’esposizione, ricca e complessa, che forse poteva arricchirsi di qualche pezzo in più del Conte, rappresenta però una delle rare occasioni per ammirare l’opera di questo artista, a torto spesso dimenticato. Per un pieno apprezzamento consigliamo l’audioguida o la partecipazione a una visita guidata.
La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, ed è curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, con la collaborazione di Nicholas Zmelty. Tutte le info nel sito palazzoroverella.com.