CineMachine | Halloween
REGIA: David Gordon Green ● CAST: Jamie Lee Curtis, Andi Matichak, Nick Castle, Judy Greer, Will Patton, Haluk Bilginer, Rhian Rees, Toby Huss, Virginia Gardner, Dylan Arnold, Miles Robbins, Christopher Allen Nelson, Omar J. Dorsey, Marian Green, Pedro Lopez, Jefferson Hall, Drew Scheid, James Jude Courtney, Jibrail Nantambu, Hannah Russell, Charlie Benton, Carmela McNeal, Jared Moser, Diva Tyler, Vince Mattis, Koby Griffin, Chris Holloway, Rob Niter, Omar Azimi ● GENERE: horror, thriller ● DURATA: 106 minuti ● DATA DI USCITA: 25 Ottobre 2018 (Italia)
Halloween del 2018 per la regia di David Gordon Green.
Storia: Quarant’anni dopo gli orribili eventi accaduti a Haddonfield, Michael Myers (Nick Castle) riesce a fuggire durante un trasferimento in una prigione di massima sicurezza ed a ritornare nella sua città natale nell’intento di trovare Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) ed ucciderla.
Dopo innumerevoli sequel, prequel e reboot collegati più o meno direttamente al personaggio di Michael Myers, si è giunti al punto di reset, ovvero alla cancellazione totale di tutto quello è stato finora narrato di questa macabra figura ed un ritorno alle origini, ovvero al film diretto da John Carpenter: Halloween – La notte delle streghe (1978).
Halloween di David Gordon Green si pone come il seguito di questa storia, inserendo nell’arco narrativo uno spazio temporale sostanzioso. Di fatto ogni personaggio è invecchiato o deceduto ed è stato per questo sostituito da una nuova figura, mentre l’ambientazione e la fabula rimangono di base le stesse: un tranquillo quartiere di periferia dove, la notte di Halloween, uno spietato killer miete, una ad una, le sue vittime.
Mi sono preso parecchio tempo prima di recensire questo titolo. I motivi sono innumerevoli e non starò qui ad elencarli, ma a conti fatti mi trovo costretto a dire che la motivazione più impellente è che questo nuovo Halloween sa di già visto. Questo nuovo capitolo che darà il via ad una nuova saga (purtroppo), sembra un tentativo di riproporre per l’ennesima volta il personaggio di Michael Myers sotto una luce differente.
Fin qui nulla da ridire, in quanto il film espone una trama abbastanza originale, seppur non estranea ai canoni classici di questo brand, e personaggi maturati o, per lo meno, cambiati rispetto a quelli che già conoscevamo. Il personaggio di Laurie Strode evade da una resistenza passiva, utilizzata per la maggior parte della saga, per essere improntata più come una guerriera pronta a colpire il suo tormento.
Detto questo il film non colpisce particolarmente. C’è molto di quel sudiciume malsano introdotto da Rob Zombie in Halloween – The Beginning (2007) e Halloween II (2009) e manca di personalità, soprattutto per quanto riguarda la regia di Green che fa il suo lavoro, cita palesemente il capolavoro carpenteriano riprendendo anche un certo tipo di inquadratura o di ripresa, ma tutto ciò non è bastato per farmelo apprezzare a pieno.
Sicuramente è un film che poggia molto sull’originalità, intesa come ritorno alle origini, e tenta in qualche modo di riportare Michael Myers e Laurie Strode a casa, esorcizzandoli da tutta l’immondizia piovutagli addosso dalle case di produzioni dal guadagno facile e da registi in cerca di fama. Forse è il caso anche di questo ultimo film, ma non credo in quanto sono altri i film, a mio avviso, con cui Green ha cercato di farsi notare ed aggiungiamo la collaborazione dello stesso Carpenter e dello stesso Nick Castle, il primo ad interpretare Michael Myers sotto la maschera, al progetto e che hanno certamente sostenuto la scena e l’atmosfera dell’insieme.
In conclusione Halloween di David Gordon Green è un film che qualcosa di positivo racchiude. Sicuramente un buon sequel, un buon horror, ma nulla di così spettacolare come ci si poteva aspettare. Forse ha giocato troppo l’aspettativa, ma dopo tanto tempo non posso che confermare quanto ho appena detto. Un buon horror, ma nulla di più.