Esplorare il Vicentino – Il monte Enna e il suo forte
Il più delle volte osservando il Monte Novegno non si fa caso alla modesta entità del Monte Enna, che si stacca da esso come una grande collina boscosa sopra gli abitati di Schio e Torrebelvicino.
Nei pressi del punto più alto si nasconde il Forte Enna, una fortificazione in rovina che risale alla Prima Guerra Mondiale. Testimone di un’epoca passata, ricorda ancora all’escursionista che sale lassù di non dimenticare ciò che successe ormai più di cent’anni fa.
Il monte e il forte riprendono il nome dalla piccola frazione di Enna di Torrebelvicino situata sui versanti ad ovest del rilievo; ad est invece l’abitato più vicino è la frazione di Santa Caterina di Schio.
Il Monte Enna offre una buona visuale sulla Val Leogra e sulla dorsale montuosa dei monti Summano, Novegno e Pasubio; ciò spiega la costruzione di un forte sulla sua sommità: nel caso di un possibile sfondamento delle linee italiane da parte degli austro-ungarici, la fortificazione del Monte Enna sarebbe servita per contrastare l’avanzata del nemico che avrebbe potuto dilagare dal Passo Borcola e dal complesso del Novegno, inclusi il Passo Xomo e il Colletto di Velo.
La costruzione del forte avvenne tra il 1910 e il 1912; la sua struttura era concepita secondo degli standard avanzati per l’epoca in fatto di fortificazioni, ordinato su più piani, con la parte superiore predisposta con quattro obici sotto cupole corazzate e circondato da alte mura e trincee.
Nel 1916 durante la Strafexpedition la fortificazione intervenne contro il tentativo di presa del Monte Giove sul Novegno da parte degli austroungarici, bombardando però infaustamente le linee italiane. Per questo motivo il comandante del forte venne destituito e la struttura venne adibita solamente a deposito munizioni e magazzino.
Al giorno d’oggi il forte è in stato di degrado, invaso dalla vegetazione e interessato da crolli interni, ma ancora parzialmente accessibile.
Al suo interno sono presenti quattro piccoli pozzi che rientrano nel catasto delle grotte del Veneto. Nella parte inferiore del forte è presente l’ingresso di una lunga galleria artificiale che conduce a varie postazioni e sbuca infine sulla parte più alta della fortificazione; questa galleria è ancora facilmente percorribile.
Il forte Enna è senz’altro una rovina che affascina e stimola a ricordare gli eventi bellici che accaddero nella provincia di Vicenza. Nei pressi del forte è situato il punto più elevato del monte: si tratta di un vecchio punto di osservazione dove si trova una croce visibile dalla strada che da Poleo sale a Santa Caterina. Per raggiungerla occorre salire lungo una scalinata e passare sotto un arco di roccia entrambi scavati durante la Grande Guerra. Da qui si gode una bella vista dei vicini monti Novegno e Summano.
Continuando invece lungo la dorsale del monte si giunge in breve a Punta Rovoledo dove è situata un’altra croce la quale presenta un panorama sullo sfondo che va dal Pasubio al Carega e alla sottostante Val Leogra.
Per raggiungere il Monte Enna esistono numerosi sentieri che salgono lungo i vari versanti; il tragitto più breve segue la strada sterrata che dal Passo di Santa Caterina situato poco dopo l’omonimo abitato sale con alcuni tornanti sulla sommità del monte (sono presenti cartelli e i classici segnavia del CAI in loco). È un itinerario adatto a tutti e di facile impegno fisico.