La Blockchain spiegata a mia madre
Martedì della settimana scorsa mia madre, Anna, ha passato la notte più lunga della sua vita. Nello stesso pomeriggio, le ho chiesto potesse andare alla Feltrinelli a comprarmi il libro del filosofo ed economista Thomas Piketty, Capitale e Disuguaglianza. Dopo una breve ricerca tra gli scaffali nel reparto di economia, il manuale era diretto verso la cassa al primo piano. Mia madre allora ha preso il bancomat dal portafoglio e lo ha dato alla cassiera per pagare il libro. È andato tutto bene, fino a quando sulla macchinetta del bancomat è apparsa la frase “Transazione negata per superamento limite”. Allora lei, un po’ imbarazzata, mormora: “è impossibile che non abbia 20 euro nel mio conto corrente”. Tuttavia, anche il secondo tentativo è vano.
Fortunatamente, nel portafoglio c’era anche qualche banconota. Dopo aver comprato il libro, se ne torna a casa. Nonostante questo, la mancata transazione fa comunque sorgere un dubbio, e così mia mamma, appena entrata in casa, si dirige al computer per controllare l’homebanking. Dopo aver aperto la pagina del proprio profilo bancario, la situazione comincia ad essere davvero surreale. Sul display del computer veniva mostrato un saldo disponibile ed un saldo contabile pesantemente in passivo. Successivamente, dopo una verifica eseguita attaverso il numero verde del servizio clienti, non le viene data nessuna spiegazione.
Cos’era realmente successo? Qualche giorno prima, mia madre aveva versato sul proprio conto corrente degli assegni circolari fuori piazza. L’iter della banca è quindi ricevere tali assegni, lasciarli nella camera di compensazione (in inglese clearing), controllare la loro provenienza e successivamente depositarli nel conto corrente del diretto interessato (in inglese settlement). Per un errore umano, qualcosa era andato storto in questa procedura. Anna quindi alle 9 del mattino del mercoledì era davanti alla sua filiale, incapace di capire cosa fosse successo. Il direttore, alle stressanti domande di mia madre, non poté nascondere un malcelato imbarazzo. Fortunatamente, tutto si risolse nella stessa mattina ed il conto tornò in positivo.
Da questo racconto possiamo quindi iniziare a capire perché Blockchain può risolvere definitivamente queste situazione. Blockchain è un libro mastro o protocollo, completamente pubblico, distribuito e decentralizzato in cui vengono registrate tutte le transazioni. Pubblico e distribuito perché chiunque può scaricarlo sul proprio computer. Decentralizzato perché nessuno ha davvero il controllo su questa piattaforma. Blockchain può essere anche intesa come un calendario in cui vengono salvate le transazioni tra gli utenti. Facendo una analogia con la storia, quando Marco ha versato l’assegno circolare ad Anna sulla blockchain, la procedura di clearing e settlement vengono eseguiti in modo automatico e preciso. Non esiste l’errore umano, ma solo matematica.
Nei protocolli centralizzati, l’istituto di credito è colui che svolge il compito di verificatore. Nei protocolli decentralizzati, il 50%+1 degli utenti nella rete distribuita svolgono il ruolo da verificatore. Questi utenti vengono definiti nodi (full nodes). Altri utenti, definiti come nodi minatori (miners), oltre a verificare che la transazione eseguita sia valida, attraverso il lavoro del loro computer, permettono che tale transazione entri in uno dei blocchi della catena. Quando l’ultimo blocco raggiunge un certo peso (ora fissato alla “grandezza” di 1mb), questo si chiude e si lega al precedente. Blockchain infatti tradotta in italiano vuol dire catena di blocchi. Tutto questo processo è automatizzato da un software (ne esistono diversi ma quello scaricato maggiormente è Bitcoin Core) e dal lavoro di ogni computer nella rete distribuita.
Per finire bisogna fare un’ultima considerazione. Sulla blockchain, le transazioni avvengono 24 ore su 24 ore, 7 giorni su 7; tuttavia, proprio per la sua estrema funzionalità, questa piattaforma ha un costo indiretto. I miners, dato che devono far girare tutti i giorni il proprio computer, devono essere ricompensati in qualche modo. Questo protocollo decentralizzato funziona così: quando un blocco viene chiuso da un miner, lo stesso guadagna un numero predefinito di bitcoin (al momento, 12.5 bitcoin ogni 10 minuti, circa 200,000$ al prezzo attuale). Una Blockchain senza ricompensa (reward) infatti non può funzionare.