Le colline e le ville di Lugo di Vicenza
Tra l’Astico e i contrafforti dell’Altopiano dei Sette Comuni si adagia, tra le molte pieghe dei colli, Lugo di Vicenza con le sue numerose contrade. Oltre al piacevole paesaggio rurale, che si può apprezzare attraversando il territorio, vi sono anche due celebri ville cinquecentesche che contribuiscono a dare ancor più valore al Comune.
Una facile escursione ad anello di una decina di chilometri è sufficiente per ammirare tutti i punti più interessanti nei pressi di Lugo: si può partire direttamente dal centro del paese, scendendo verso il corso dell’Astico. Oltrepassata la Cartiera Burgo si prosegue lungo l’argine della sinistra orografica, lungo il quale si notano diversi scorci sulle Colline delle Bregonze.
Si incontra successivamente l’ingresso dell’Oasi Selgea, sita nel Comune di Zugliano, caratterizzata da un laghetto originatosi in seguito all’allagamento di una cava dismessa. Il luogo è senz’altro interessante dal punto di vista naturalistico per la presenza di fauna legata all’ambiente acquatico, ma si nota la mancanza di manutenzione del parco che sta subendo l’avanzata della vegetazione anche lungo i tratti pedonali.
Sul vicino colle di Lonedo sorgono Villa Godi Malinverni, opera del Palladio, e Villa Piovene Porto Godi. Entrambe risalgono al Cinquecento e costituiscono delle mirabili opere architettoniche che si fondono egregiamente con il paesaggio circostante: possiedono inoltre dei vasti parchi all’interno delle pertinenze della villa. Quello di Villa Porto Godi, in particolare, riveste gran fascino per la presenza di numerose piante secolari e alcune grotte note come i Covoli di Lonedo. È utile menzionare che all’interno di Villa Godi Malinverni si trova il Museo dei Fossili di Lonedo.
Salendo la dorsale collinare si giunge verso il Monte Cavallo, dove dal versante orientale si può calare alla Valle del Chiavone Bianco dove si trovano i mulini di Lusiana. Proseguendo invece ancora per poche centinaia di metri verso settentrione si sale al cocuzzolo dove è posta l’antica Chiesa di San Pietro, dalla quale si gode di un ottimo panorama sulla Valle dell’Astico e Calvene. Poco lontano, su un’ampia sella, si trova la pittoresca frazione di Mare, punto di saldatura fra la collina della pedemontana vicentina e la montagna dell’Altopiano.
Da Mare una strada sterrata conduce verso la Contrada Roveri, nei pressi della quale si nota un classico roccolo utilizzato in passato per l’uccellagione. Qui i segnavia bianco e rossi del sentiero 700 indicano di scendere verso la Contrada Boschetti, attraverso campi terrazzati.
Per evitare l’asfalto si può salire di poco verso le ultime case della contrada, quindi da qui prendere una carrareccia tra boschi e prati che taglia il versante conducendo a Contrada Valdellette.
Da qui, ormai giunti in prossimità del centro di Lugo, si scende per concludere l’itinerario.
L’escursione offre numerosi spunti, sia per altre escursioni dirette alle cime meridionali dell’Altopiano dei Sette Comuni, come il Monte Tena, il Monte Corno o la Cima del Porco, sia per visite turistiche legate alle ville storiche.