Non si è mai soli
Non si è mai soli. Riesco a credere in questa frase solo se penso all’amore incondizionato e alla presenza costante ed instancabile di una singola persona, una parte fondamentale ed insostituibile quale è la figura della Mamma.
Una mamma.
Una mamma è una donna (a volte lo dimentico) che decide di “sacrificare” la propria libertà/vita in funzione di una creatura di cui si prenderà cura durante tutto l’arco della sua vita ed oltre.
Poche settimane fa si è festeggiata questa figura, riservando alla sua importanza una ricorrenza festiva. La mia, di mamma, compie gli anni proprio oggi. Ed è a lei e a ciò che rappresenta che voglio dedicare questo pezzo.
Lei è luce, è respiro di sollievo, è grotta riparo dalle intemperie dell’esistenza, è pausa dopo infinite giornate, è sonno ristoratore e rigenerante, è sorriso, è lacrime liberatorie, è emozione, è esempio, è ispirazione, è modello, è amore. Infinito, grande, intoccabile, incondizionato, eterno, Amore.
Spesso l’ho giudicata, prevaricata, sottostimata, denigrato la vita che mi ha donato, rifiutata persino. E non c’è giorno in cui io non mi torturi per tutto ciò.
Sono errori che si fanno da adolescenti o, come succede a me, quando il male di vivere sovrasta qualunque cosa impedendomi di essere lucida nei riguardi delle intenzioni, delle emozioni, dell’amore e della vicinanza di questa grande Donna.
Nonostante io abbia sbagliato e tutt’ora sbagli, non c’è fine alla riconoscenza e al sentimento e all’ammirazione che provo per lei. E’ un pilastro, una colonna portante di quell’edificio complesso ed instabile che è la mia vita. So, senza ombra di dubbio, che nessuno sarà mai in grado di sostituirla, che si tratti del suo ruolo nella mia realtà o del posto (immenso) a lei dedicato nel mio cuore. Ed è giusto e necessario sia così.
Gliene ho fatte passare di tutti i colori, ma imperterrita non ha mai smesso di starmi accanto.
Io la ritengo un’amica, anzi, L’Amica. L’unica persona che davvero mi conosce, mi accetta e a cui dico qualunque cosa.
Ho, giustamente, una quantità infinita di ricordi che ci riguardano. Ma non starò qui ad elencarne qualcuno; voglio parlare un po’ di lei.
La mia mamma è buona con tutti. Dona a chiunque anima e corpo, dimenticando se stessa e ponendo l’altra persona al primo posto.
La mia mamma ha un sorriso che mi scioglie il cuore, e il più delle volte mi contagia.
La mia mamma è bella. Oh, è bellissima: ha gli occhi che parlano e dalle sue espressioni trapela ogni pensiero, ogni emozione.
La mia mamma è sensibile, di quella sensibilità che le consente di andare oltre alle semplici apparenze e di eludere bugie o silenzi passivi dando loro significato e lettura.
La mia mamma è rispettata da tutti e rispetta tutti: anche le cose più strane o lontane dal suo modo di vivere e di essere cresciuta non la spaventano, bensì la incuriosiscono e la stimolano a crearsi un opinione su tutto.
La mia mamma è forte: al limite delle sue forze, stremata e distrutta, invece di arrendersi o accasciarsi, si è prodigata in tutti i modi possibili per salvarmi la vita più e più volte. Nessuno avrebbe potuto fare lo stesso.
Posso dire di conoscerla, nonostante non si finisca mai di conoscere qualcuno.
Riusciamo spesso ad anticipare i pensieri ed emozioni l’una dell’altra, senza bisogno di esplicitarli come accade con le altre persone. Come riporto nel mio libro, che peraltro ho dedicato a lei, “un cordone ombelicale troppo duro per poterlo tagliare senza farsi male”. Il mio cordone si sta pian piano allentando solo in questi ultimi anni. Tagliarlo mi ha sempre terrorizzata, e mi sono sempre rifiutata di farlo. Ora le cose stanno cambiando, ma ho capito che, quando non ci legherà più, saremo sempre noi. Unite non solo dal sangue o da un lembo di pelle, bensì da un amore infinito costruito, curato, maturato in quasi 30 anni.
Oggi è il suo compleanno e questo è il mio regalo nascosto, qualche parola sulla mia devozione per lei.
L’ho amata, l’amo e l’amerò sempre. E questo, deve saperlo.
Troppo è il dolore che le ho fatto passare, alto è il rischio che non veda l’amore che mi porto dentro per lei.
E quindi, ogni occasione dev’essere buona per dimostrarle ciò che non si può esprimere senza rimanere insoddisfatti.
Un bene così tenace non può essere spiegato. Ho solo, probabilmente fallendo, tentato di raccontarne una parte. Il resto, ci accompagnerà sempre in ogni istante.
Buon compleanno, mamma.