Sentire il Natale
Rosso e bianco. Sono questi per me, i colori del Natale. Bianco di neve e rosso di decorazioni.
Io non sono mai stata una persona che si preoccupa/occupa particolarmente o con passione delle festività… Da piccola aspettavo Babbo Natale, come fanno tutti i bambini, poi crescendo questo giorno ha perso il suo fascino, la sua magia, quell’emozione e quell’euforia che regala l’attesa della sera della vigilia, l’attesa della Messa, l’attesa degli auguri di parenti e amici, l’attesa del pranzo di Natale, l’attesa dei regali… Tutta quest’aspettativa che poi guida l’immaginario si caricava già dai primi di dicembre. In seguito ho smesso di dare importanza a questa festa, ho iniziato a sottovalutarla e ad evitare qualunque legame con essa. Questo è accaduto a causa della malattia, la “mangiatrice di vita”, la quale silenziosamente e irrispettosamente si è presa la libertà di rendermi di ghiaccio.
L’anno scorso invece, ho tentato in tutti i modi di vivere il Natale: di sentirlo, di guardarlo, di assaporarlo, di indossarlo persino. Me lo sono dovuta imporre all’inizio, addentrandomi in decorazioni e luci, in negozi che ne vendevano o nei mercatini della zona. Ho curato l’abbigliamento del caffè post-pranzo coi miei genitori e parenti, comperando un golf rosso. Ho persino usato nei giorni precedenti un pigiama rosso e bianco, che mi sono creata per l’occasione. Ho regalato mini alberelli innevati ai bar e negozi che frequentavo più assiduamente e ho riempito di pensierini la mia famiglia. Volevo sentire nuovamente quella magia che c’è nel credere, nel vivere, nel convivere, nello stare accanto alle persone care. Certo qualcuno potrebbe dire, come d’altro canto facevo io fino allo scorso anno, che l’amore si dimostra e si vive ogni giorno dell’anno e non solamente in pochi giorni di festa. Ma ora vedo questa ricorrenza come una “scusa”, un’opportunità per stare assieme, un’occasione per passare ore in compagnia delle persone che più amo e con le quali, durante il resto dell’anno, ho contatti diversificati in quanto ognuno ha impegni, problemi, ansie, frustrazioni proprie… Mentre a Natale, grazie alle magiche luci e alla bianca neve e ai bambini elettrizzati, sembra che i problemi svaniscano d’improvviso, si congelino, si mettano in disparte, lasciandoci respirare qualche ora rosso-bianca.
Quest’anno, con un po’ meno fatica dello scorso, mi sto nuovamente circondando di neve finta, candele rosse, alberelli sparsi per casa, decorazioni piccole ma create da me, playlist con canzoni adatte al periodo di festa, tovaglie e coperte a tema, mini Babbo Natale, luci bianche ad adornare casa. Spero di raggiungere il mio obiettivo, cioè vivere/sentire/entrare nel Natale più di quanto non sia riuscita a fare l’anno scorso.
Non mi resta che augurare quindi, a tutti voi, un felice amato e innevato Natale. Auguri di cuore a chi conosco, a chi non conosco, a chi mi ama, a chi mi odia, a chi mi legge, a chi non ho ancora incontrato ma farà parte del mio futuro, a chi è solo, a chi si circonda di false amicizie accontentandosi di ciò che arriva, a chi non si mente e dà spazio al vero affetto, a grandi e piccini, a chi soffre, a chi vive, a chi sopravvive a fatica, a chi vivrà questo come l’ultimo Natale e a chi vive il suo primo.
E consiglio, infine, di lasciare che il Natale decori la vostra anima.