Spettacolando – Pubblico scatenato al Teatro Comunale di Vicenza per il musical Cats


Al Teatro Comunale di Vicenza, in tre appuntamenti sold out, è arrivato “Cats”. Il musical campione di longevità e d’incassi in tutto il mondo infiamma anche la città dei magnagatti. Ed è con questo spirito goliardico che si può apprezzare ancor di più l’originale versione proposta con musiche di Andrew Lloyd Webber e testi tratti da Thomas Stearns Eliot.
Trenta artisti che ondeggiando senza freni tra le coreografie di Billy Mitchell, coreografo del West End londinese.
Con la regia e l’adattamento italiano di Massimo Romeo Piparo (e le dovute autorizzazioni per le modifiche al testo), i gatti si impossessano della nostra Capitale, saltando con ironia ed eleganza sullo sfondo di una città che la storia l’ha scritta vivendola (ancora) con pienezza e superbia sulla sua pelle.
Il Colosseo sullo sfondo determina la sfrontatezza dei felini più amati è più bistrattati al mondo: indipendenti, vivaci, longevi, imprevedibili nelle loro manifestazioni di indifferenza e affetto.
Così una colonia di gatti umanizzati cantano e ballano sulle rovine della Città Eterna regalando momenti di magia a uno show che vive di sui sotto i riflettori di un incantesimo. I ballerini ci emozionano dal palco e si mescolano al pubblico con lo stesso spirito con cui beffardi dettano le regole di vita della nostra quotidianità.
Nella finzione dello spettacolo, in una speciale notte dell’anno, tutti i gatti del Jellicle si incontrano al Ballo Jellicle dove il loro capo Old Deuteronomy, annuncia chi tra loro potrà rinascere a nuova vita. Tra rapimenti e apparizioni, i felini dalle sette vite ci regalano momenti indimenticabili nei legami che si cementano tra un salto e un passo di danza.
L’eternità di questo spettacolo la si coglie nell’irresistibile attrazione verso un genere animale capace di turbarci e farci innamorare, lasciandoci di stucco e senza fiato di fronte a ogni loro gesto.
E’ un musical ma potrebbe essere uno spettacolo di danza, dal sapore circense: il confine tra realtà e fantasia, risate e amarezza, coraggio e magia, è a tratti indistinguibile, e ci regala una leggerezza eterea, propria della grandezza artistica. Uno spettacolo magnetico, sommerso dagli applausi del pubblico.
Paolo Tedeschi