#Vicenzaore8 – La prossima volta voglio nascere maschio
Ore 6.48, mi sveglio con 20 chiletti che mi saltano addosso sbaciucchiandomi, apro gli occhi e a due centimetri dai miei, ci sono i suoi, aperti, apertissimi. Inizia a parlare finendo il discorso a metà del quale era svenuto ieri sera, come se niente fosse, mentre io sto cercando ancora di capire chi sono, dove sono e se c’è un perché. Ma mi alzo, comunque, non posso evitarlo. Con un nano salterellante (e parlante, sempre) vado in cucina. Preparo la colazione. Sveglio marito. Marito si alza, malvolentieri, e mangia, volentieri. Nano non smette di parlare, mai. Inserisco il pilota automatico, quello che ogni tanto mi fa sbarrare gli occhi sorpresa, annuire con la testa e dire: “Wow!”, così Nano non si accorge che sto ancora dormendo.
Finita la colazione, ecco come si dividono le attività mie e di marito.
MIE:
Spreparo la tavola; raccolgo pezzi di frutta/briochina caduti sotto il tavolo; tiro su le tapparelle; rimetto il tappeto in parallelo con le piastrelle del pavimento perché ho un disturbo mentale; preparo vestiti per Nano; inizio a esortare Nano perché si vesta; Nano inizia a giocare; io mi vesto; continuo a esortare Nano perché si vesta; Nano continua a giocare/incollare/tagliare/qualsiasicosapurdinonvestirsi; rifaccio il letto mio; rifaccio il letto di Nano e, con l’occhio che balla, insisto dolcemente perché si vesta; Nano non si veste; urlo; Nano si veste; metto i panni scuri in lavatrice; penso alle attività di Nano a scuola e se occorre preparo borsa per biblioteca/calzini per palestra/asciugamano pulito.
ATTIVITA’ DI MARITO durante quanto sopra:
fare la cacca.
#vicenzaore8
#prossimavitavoglionasceremaschio